Mi pare che qui siamo all' A, B C della professione.
Ovvio che si può, se questi sono gli accordi e le volontà delle parti (acquirente e venditore).
Resta però il fatto che, come descrivi tu la situazione, se l'assegno non verrà consegnato al venditore e incassato dallo stesso nessuna delle due parti sarà tutelata, ovvero il venditore sarà libero di cambiare idea in qualsiasi momento prima del rogito e/o di vendere ad un terzo e l'acquirente sarà libero di cambiare idea in qualunque momento, anche solo per capriccio (cosa quest'ultima abbastanza probabile visto il presupposto).
La richiesta dell'acquirente pare assurda, perchè parte già col piede sbagliato; lasciarsi la possibilità di "tirarsi indietro".
Inoltre:
- Tu a che titolo terresti l'assegno?
- Se l'acquirente decidesse di rinunciare all'acquisto a che titolo lo riceverebbe in restituzione?
- E se ciò avvenisse, le provvigioni chi te le pagherà?