Carissimi colleghi, mi trovo in una situazione piuttosto incresciosa e dalla quale spero di uscire anche con il vostro aiuto. A metà febbraio un mio cliente sottoscrive una proposta di acquisto e contestualmente mi consegna un'assegno di € 2000,00 autorizzandomi a consegnarlo al proprietario al rogito notarile (stipula entro il 5 maggio, nessun preliminare intermedio previsto). L'immobile presenta delle irregolarità catastali (è ancora censito in catasto fabbricati e la ditta non è aggiornata); il tecnico incaricato a sistemare il tutto non riesce a farlo entro la data prevista per il rogito ma l'acquirente mi dice che non c'è alcun problema e di contattarlo quando sarà tutto pronto per l'atto. La settimana scorsa, di punto in bianco, passa in agenzia e mi comunica verbalmente che non vuole più acquistare (adduce dei problemi personali seri); i venditori però vogliono i 2000 euro, sostenendo che loro hanno ormai regoralizzato il tutto e sono pronti al rogito e che l'acquirente avrebbe dovuto manifestare la volonta di non acquistare più alla scadenza della proposta e per iscritto. Dal canto suo l'acquirente chiede la restituzione dell'assegno sostenendo che la proposta è scaduta quasi 2 mesi fa. Cosa devo fare? Quell'assegno sta diventando rovente! Grazie.