francesca63

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Privato Cittadino
Un venditore interessato a vendere non avrà problemi a fare avere in visione (non copie) i documenti della casa,prospettando la realtà per quello che è ,possibili
situazioni poco chiare o piccoli abusi da sistemare compresi.Poi il compratore decide se fare la sua proposta.
Ma non sempre i venditori sono consapevoli delle eventuali problematiche legate alla vendita della loro abitazione;e, a volte ,non essendo in possesso di documentazione completa,non sono collaborativi e temporeggiano se devono spendere tempo e soldi per essere a posto.
Però il diritto alla privacy non significa imporre ad un’eventuale compratore un salto al buio sulla fiducia.
La riservatezza va bene ma troppa riservatezza = no trasparenza
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Scusatemi se intervengo, ma tanto vale imparare a far le cose fatte bene :)
Quando uno fa una proposta, quindi, di fatto la fa sulla base di quello che gli piace e poi "si fida", ma se non può visionare la documentazione prima per la privacy/perché si deve fidare delle dichiarazioni del proprietario e se mette la sospensiva per poterla vedere dopo non gli accettano la proposta, qual è la prassi corretta per capire cosa si sta comprando (e magari determinare anche un prezzo d'acquisto congruo)?

Non è insolenza la mia, è ignoranza :)

Le questioni sono molto piu semplici di quanto appaiono.

Se occorre mettere delle spospensive, per condizionare un contratto, significa che sul bene oggetto di compravendita, andranno fatte delle verifiche, prima di essere trasferito.

Verifiche che, tra la proposta, il nulla osta della banca e il preliminare, avranno tutto il tempo necessario per essere svolte.

Premesso cio', a fortiori significa che se le verifiche vengono fatte prima, allora non vi sarebbe alcuna motivazione, per sospendere e o condizionare un contratto.

Non ha alcun senso verificare, per poi sospendere e condizionare ancora, a verifiche.
Financo a quella riferita al mutuo.

Il venditore quando firma concede l'intero prodotto.

Con caparra o senza, con sospensiva o no, egli resta obbligato a cedere, in favore del promissario acquirente.

Che in quanto definito tale, si presume che abbia tutti quattrini necessari, per lo scambio/compera, che dovra' avvenire al rogito.

Quindi anche il venditore si deve fidare.
Cedendo nell'immediato l'intero in cambio solo di un piccolo acconto.
Sapendo, che tra la proposta e il rogito, potrebbe accadere di tutto.

Fino a quel momento, il proprietario, e' il titolare del bene e ne dispone e lo mantiene, come gli pare e piace.
Salvo sistemare, qualora fosse necessario, entro la data prevista per il rogito.
Garantendo il bene, conforme e conservato, come visto e piaciuto.

Ammesso che sia avvenuta, una fusione economica dell'accordo, con chi si rappresenta quale promissario compratore.

Accordo che puo' avvenire solamente con la formulazione di una proposta.

Preferibilmente con assegno, intestato al venditore, nelle mani dell'intermediario.

Se non vi sono i presupposti di fiducia meglio non cominciare neanche.

La verita', e' che alcuni di voi acquirenti, avete la convinzione insensata, che un venditore si precipiti ad accettare la vostra proposta, qualunque siano le condizioni dettate.

Mi viene poi da sorridere.
A sentire di quelle affermazioni, che bisogna controllare, che "sia tutto a posto".

Come se un soggetto cedente, potesse trasferire assieme al bene, pure i suoi debiti pendenti.
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
dare l'assegno in custodia al notaio significa non fidarsi dell'agente. che secondo me neanche ti accetterebbe la proposta. se complicate troppo le cose semplici poi salta tutto . ATTENZIONE
se volete che l'agente non faccia il suo lavoro, fate tutto senza la sua intermediazione.
un consiglio , con la proposta date una cifra simbolica (anche 5000 euro)così vivete senza paranoie
ps per fare una truffa a carico dell'acquirente , basta anche la fotocopia dell'assegno emesso
 
Ultima modifica:

Rosa1968

Membro Storico
dare l'assegno in custodia al notaio significa non fidarsi dell'agente. che secondo me neanche ti accetterebbe la proposta. se complicate troppo le cose semplici poi salta tutto . ATTENZIONE
se volete che l'agente non faccia il suo lavoro, fate tutto senza la sua intermediazione.
un consiglio , con la proposta date una cifra simbolica (anche 5000 euro)così vivete senza paranoie
ps per fare una truffa a carico dell'acquirente , basta anche la fotocopia dell'assegno emesso
Mmmm interessante
 
U

Utente Cancellato 65257

Ospite
Sinceramente si sta dando troppa corda agli acquirenti sospensive, che si risolvono in inutili perdite di tempo, proposte in bianco che vengono esaminate da avvocati geometri e anche dal vicino di casa nerd, assegni depositati dai notai e non dati ai venditori ultima trovata degli ultimi giorni. Poi questi acquirenti agevolati al massimo si presentano a comprare gli immobili con sacchi di patate e pomodori comprati al mercato.....:)
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sinceramente si sta dando troppa corda agli acquirenti sospensive, che si risolvono in inutili perdite di tempo, proposte in bianco che vengono esaminate da avvocati geometri e anche dal vicino di casa nerd, assegni depositati dai notai e non dati ai venditori ultima trovata degli ultimi giorni. Poi questi acquirenti agevolati al massimo si presentano a comprare gli immobili con sacchi di patate e pomodori comprati al mercato.....:)
A te capitano cose del genere? Tendo a dubitarne.
È anche questione di credibilità dell’agente;se sei tranquillo del tuo,sei competente e sei in grado di gestire con serenità la vendita dall’inizio i clienti capiscono che si possono affidare a te e normalmente non ci sono problemi o richieste strane.
Se invece dai l’impressione di non padroneggiare la situazione,di non conoscere bene le normative e dai risposte non chiare è abbastanza ovvio che il cliente non si senta tutelato e si rivolga altrove per capire meglio.
Io stessa,quando cercavo una seconda casa al mare,ho visto case con agenti che conoscevano a malapena l’indirizzo della casa che mi portavano a vedere,e della situazione dell’immobile (proprietà effettiva,eventuali abusi,ipoteche,sistema di rifornimento acqua,tempistiche o quanto altro) non avevano la più pallida idea.
Ti garantisco che comprare così è veramente fastidioso e irritante.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A te capitano cose del genere? Tendo a dubitarne.
È anche questione di credibilità dell’agente;se sei tranquillo del tuo,sei competente e sei in grado di gestire con serenità la vendita dall’inizio i clienti capiscono che si possono affidare a te e normalmente non ci sono problemi o richieste strane.
Se invece dai l’impressione di non padroneggiare la situazione,di non conoscere bene le normative e dai risposte non chiare è abbastanza ovvio che il cliente non si senta tutelato e si rivolga altrove per capire meglio.
Io stessa,quando cercavo una seconda casa al mare,ho visto case con agenti che conoscevano a malapena l’indirizzo della casa che mi portavano a vedere,e della situazione dell’immobile (proprietà effettiva,eventuali abusi,ipoteche,sistema di rifornimento acqua,tempistiche o quanto altro) non avevano la più pallida idea.
Ti garantisco che comprare così è veramente fastidioso e irritante.

Evidentemente Claudia, si riferisce a quelle circostanze, dove seppur padroneggiando la situazione, il cliente acquirente tende a voler formulare proposte irrisorie.
Aggravate, da effetti sospesi e o condizionate a vincoli pretestuosi, se non inutili.

Pure intermediare cosi' e' fastidioso ed irritante.

Per comperare 350 mq in ordine vogliono spendere 250 mila euro.

Cifra per cui stanno vendendo il loro, sullo stesso territorio, di 95 mq.
 

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