Desidero lanciare un pesantissimo sasso nello specchio d'acqua piuttosto limaccioso del mercato immobiliare italiano: perché non battersi per una legge, per una norma, per un decreto, per un regolamento, insomma per una qualche prescrizione che obblighi i venditori di immobili e gli agenti immobiliari a stipulare un incarico di vendita che preveda il requisito dell’esclusività?
Per farla breve, in tanti post di Immobilio si argomenta e si discute per errori, malintesi, perdite di tempo e privazioni di denaro dovuti alla pratica (italiana?) di concedere da parte del venditore e di accettare da parte del mediatore incarichi di vendita di immobili già concessi in precedenza ad altri agenti immobiliari; per questo motivo, spesso può accadere che aspiranti acquirenti ben disposti si vedano, con disappunto, soffiare da sotto il naso la casa dei loro sogni da un altro acquirente che ha sottoscritto la sua proposta d’acquisto con un altro mediatore un’ora prima; oppure che lo stesso cliente visiti l’identica casa con due agenti diversi con relativa perdita di tempo ovvero che due o più mediatori propongano sul mercato lo stesso immobile a condizioni e con prezzi diversi o, addirittura, che un cliente, generalmente a digiuno di questioni e problematiche immobiliari, si ritrovi inaspettatamente in mezzo ad una contesa tra due agenti ambedue convinti di aver maturato il diritto all’intera provvigione. Tutti questi comportamenti, ai limiti della sconvenienza commerciale, provocano disorientamento in generale e confusione in modo specifico per chi vuole acquistare un immobile il quale comincerà a diffidare dell’intera categoria dei mediatori immobiliari facendo di tutta l’erba un fascio.
Come rimediare a questo stato di cose, non piacevole e nemmeno conveniente per l'intera categoria, se una norma che dovesse imporre l’esclusività in un incarico di vendita immobiliare potrebbe risultare in contraddizione con i principi fondamentali del nostro diritto andando a violare la libertà personale ed economica del cittadino?
E poi, tale ipotizzato obbligo non potrebbe risultare sgradito a molti agenti immobiliari i quali si muovono sul mercato con una diversa tecnica mercantile a loro più consona?
Grazie.
Per farla breve, in tanti post di Immobilio si argomenta e si discute per errori, malintesi, perdite di tempo e privazioni di denaro dovuti alla pratica (italiana?) di concedere da parte del venditore e di accettare da parte del mediatore incarichi di vendita di immobili già concessi in precedenza ad altri agenti immobiliari; per questo motivo, spesso può accadere che aspiranti acquirenti ben disposti si vedano, con disappunto, soffiare da sotto il naso la casa dei loro sogni da un altro acquirente che ha sottoscritto la sua proposta d’acquisto con un altro mediatore un’ora prima; oppure che lo stesso cliente visiti l’identica casa con due agenti diversi con relativa perdita di tempo ovvero che due o più mediatori propongano sul mercato lo stesso immobile a condizioni e con prezzi diversi o, addirittura, che un cliente, generalmente a digiuno di questioni e problematiche immobiliari, si ritrovi inaspettatamente in mezzo ad una contesa tra due agenti ambedue convinti di aver maturato il diritto all’intera provvigione. Tutti questi comportamenti, ai limiti della sconvenienza commerciale, provocano disorientamento in generale e confusione in modo specifico per chi vuole acquistare un immobile il quale comincerà a diffidare dell’intera categoria dei mediatori immobiliari facendo di tutta l’erba un fascio.
Come rimediare a questo stato di cose, non piacevole e nemmeno conveniente per l'intera categoria, se una norma che dovesse imporre l’esclusività in un incarico di vendita immobiliare potrebbe risultare in contraddizione con i principi fondamentali del nostro diritto andando a violare la libertà personale ed economica del cittadino?
E poi, tale ipotizzato obbligo non potrebbe risultare sgradito a molti agenti immobiliari i quali si muovono sul mercato con una diversa tecnica mercantile a loro più consona?
Grazie.
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