situazione: sono un inquilino in affitto.
La abitazione consta di un appartamento in un stabile di proprietà del locatario. Tale edificio (inizialmente) era composto da 2 locali. uno adibito ad abitazione e una altro locale (perfettamente abitabile, ma (al momento del mio ingresso) vuoto chiuso e non affittato.
I locali hanno entrambi accesso indipendente alla strada e riportano un proprio numero civico, (numeri civici consecutivi).
Tuttavia, essendo un unico proprietario, l'allacciamento alla rete di fornitura dei servizi
( di:luce, acqua, gas e smaltimento dei rifiuti)si era (nel passato), evidentemente, realizzato tramite un unico indirizzo e con intestatario il proprietario.
Di fatto,dunque esiste un unico contatore per il servizio di allacciamento alle diverse forniture
(1 contatore per: acqua; 1 contatore per: elettricità; 1 contatore per: gas).
Al momento della sottoscrizione del contratto ho provveduto al cambio dell'intestatario SOLO per alcune utenze: (Es. ENEL e FORNITURA GAS).
Per le rimanenti utenze invece, (ACQUA, SMALTIMENTO RIFIUTI), non ho fatto alcun cambio di intestario.
PARTICOLARE: le bollette di pagamento per la fornitura di questi forniture, venivano recapitate riportando come indirizzo: il nome del proprietario e (particolare importante!) il numero civico dell'altro locale. Nonostante ciò esse mi venivano ugualmente consegnate alla mia porta (stante,l'altro locale chiuso e privo di porta).
Dunque, finora ho pagato puntualmente le bollette, certo che esse facessero comunque riferimento esclusivo ai miei consumi.
Premetto che, di questi contatori, non di tutti, ho facile accesso. Stante la logistica degli spazi (interni ed esterni), in particolare, il contatore per l'allacciamento al servizio di fornitura ACQUA si trova fisicamente presso l'altro locale, per il quale io non ho possibilità di accesso.
Arriviamo ad oggi.
Ad oggi il proprietario ha eseguito lavori di ristrutturazione dell'altro locale, ha riaperto l'accesso alla strada pubblica e mi ha manifestato l'intenzione di volerlo affittare.
Gli ho segnalato la particolare "commistione" delle utenze e che quindi sarebbe stato di sua competenza provvedere ad un nuovo allacciamento alla rete e alla dotazione di nuovi contatori, separati, ciascuno per ogni abitazione.
In attesa di ciò, nel frattempo le bollette continuano ad arrivare periodicamente e (oltre al problema di non essere in grado di controllare i consumi, poichè presumo che gli operai facciano uso almeno di acqua e corrente elettrica per lo svolgimento dei lavori); i portalettere, recapitando la posta al numero civico riportato sull'indirizzo del destinatario, finiscono col infilare sotto la porta bollette che in realtà attengono alle mie utenze (o almeno per adesso...).
Domanda che fare? A chi compete la segnalazione della "confusione" alle Aziende di fornitura dei servizi ?
Come locatore potrei provvedere al cambio dell'intestazione del contratto di fornitura, CERTO.
Tuttavia il cambiamento, implica ANCHE la segnalazione che l'utenza attiene ad un locale posto presso un ALTRO numero civico e questa, DI FATTO, comporta un nuovo allacciamento alla rete preesistente. Ma se non erro, questa incombenza spetta al proprietario o no ?
Ringrazio per ogni chiarimento possiate darmi. Saluti.
La abitazione consta di un appartamento in un stabile di proprietà del locatario. Tale edificio (inizialmente) era composto da 2 locali. uno adibito ad abitazione e una altro locale (perfettamente abitabile, ma (al momento del mio ingresso) vuoto chiuso e non affittato.
I locali hanno entrambi accesso indipendente alla strada e riportano un proprio numero civico, (numeri civici consecutivi).
Tuttavia, essendo un unico proprietario, l'allacciamento alla rete di fornitura dei servizi
( di:luce, acqua, gas e smaltimento dei rifiuti)si era (nel passato), evidentemente, realizzato tramite un unico indirizzo e con intestatario il proprietario.
Di fatto,dunque esiste un unico contatore per il servizio di allacciamento alle diverse forniture
(1 contatore per: acqua; 1 contatore per: elettricità; 1 contatore per: gas).
Al momento della sottoscrizione del contratto ho provveduto al cambio dell'intestatario SOLO per alcune utenze: (Es. ENEL e FORNITURA GAS).
Per le rimanenti utenze invece, (ACQUA, SMALTIMENTO RIFIUTI), non ho fatto alcun cambio di intestario.
PARTICOLARE: le bollette di pagamento per la fornitura di questi forniture, venivano recapitate riportando come indirizzo: il nome del proprietario e (particolare importante!) il numero civico dell'altro locale. Nonostante ciò esse mi venivano ugualmente consegnate alla mia porta (stante,l'altro locale chiuso e privo di porta).
Dunque, finora ho pagato puntualmente le bollette, certo che esse facessero comunque riferimento esclusivo ai miei consumi.
Premetto che, di questi contatori, non di tutti, ho facile accesso. Stante la logistica degli spazi (interni ed esterni), in particolare, il contatore per l'allacciamento al servizio di fornitura ACQUA si trova fisicamente presso l'altro locale, per il quale io non ho possibilità di accesso.
Arriviamo ad oggi.
Ad oggi il proprietario ha eseguito lavori di ristrutturazione dell'altro locale, ha riaperto l'accesso alla strada pubblica e mi ha manifestato l'intenzione di volerlo affittare.
Gli ho segnalato la particolare "commistione" delle utenze e che quindi sarebbe stato di sua competenza provvedere ad un nuovo allacciamento alla rete e alla dotazione di nuovi contatori, separati, ciascuno per ogni abitazione.
In attesa di ciò, nel frattempo le bollette continuano ad arrivare periodicamente e (oltre al problema di non essere in grado di controllare i consumi, poichè presumo che gli operai facciano uso almeno di acqua e corrente elettrica per lo svolgimento dei lavori); i portalettere, recapitando la posta al numero civico riportato sull'indirizzo del destinatario, finiscono col infilare sotto la porta bollette che in realtà attengono alle mie utenze (o almeno per adesso...).
Domanda che fare? A chi compete la segnalazione della "confusione" alle Aziende di fornitura dei servizi ?
Come locatore potrei provvedere al cambio dell'intestazione del contratto di fornitura, CERTO.
Tuttavia il cambiamento, implica ANCHE la segnalazione che l'utenza attiene ad un locale posto presso un ALTRO numero civico e questa, DI FATTO, comporta un nuovo allacciamento alla rete preesistente. Ma se non erro, questa incombenza spetta al proprietario o no ?
Ringrazio per ogni chiarimento possiate darmi. Saluti.