brina82

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Buonasera, tempo fa feci un atto con una condizione risolutiva, che in pratica si configura come un "doppio atto" (2 volte dal notaio).

Il primo atto, subito trascritto, era condizionato all'avveramento di certe condizioni.

Dopo circa un mese, andammo nuovamente dal Notaio a firmare in base all'avveramento o meno delle condizioni.

Caso 1. Avveramento delle condizioni: il Notaio ha annotato nella prima trascrizione l'avveramento della condizione, di fatto "confermando" la compravendita.

Caso 2. Mancato avveramento delle condizioni: il Notaio avrebbe annotato la risoluzione e la casa sarebbe tornata al venditore.

Stavamo nel Caso 1, come auspicato.

Preciso che le tasse sono state pagate il giorno del primo atto, e anche il catasto fu aggiornato appena fatto il primo atto.

Ora, vorrei risolvere una nuova problematica (per altra compravendita) con un artifizio analogo, ma la domanda è la seguente: dal punto di vista giuridico, io quando sono divenuto proprietario? Nel primo o nel secondo atto?

Dirò la mia solamente a valle dei commenti, per non influenzare eventuali risposte.

PS consegna delle chiavi al primo atto.

Grazie a chi vorrà rispondere.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Nel primo.
Con condizione risolutiva il contratto è subito efficace, e perde efficacia solo se la condizione si verifica come previsto.
Quindi se non si fosse avverata la condizione io sarei stato proprietario solamente per un mese?

E l'immobile sarebbe tornato di proprietà del venditore senza che lui avesse pagato nuove tasse di registro?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Nel primo.
Con condizione risolutiva il contratto è subito efficace, e perde efficacia solo se la condizione si verifica come previsto.
Anche io pensavo nel primo, anche se "distrattamente" non avevo colto il nocciolo: in effetti l'atto notarile funziona come una scrittura privata con condizione risolutiva, quindi subito efficace :)

E subito efficace significa che se nell'atto è indicato che trasferisco la mia proprietà a Caio, costui diventa subito proprietario.

Poi l'efficacia o meno nel tempo verrà confermata (o smentita) dalla condizione risolutiva.

Diverso sarebbe stato il caso dell'atto di vendita con riserva di proprietà.

Grazie.
 
Ultima modifica:

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Anche io pensavo nel primo, anche se "distrattamente" non avevo colto il nocciolo: in effetti l'atto notarile funziona come una scrittura privata con condizione risolutiva, quindi subito efficace :)

E subito efficace significa che se nell'atto è indicato che trasferisco la mia proprietà a Caio, costui diventa subito proprietario.

Poi l'efficacia o meno nel tempo verrà confermata (o smentita) dalla condizione risolutiva.

Diverso sarebbe stato il caso dell'atto di vendita con riserva di proprietà.

Grazie.
Come diverso anche nel caso di vendita di immobile soggetto a diritto di prelazione: 2 atti in cui solo nell'ultimo (sperando di farlo) si trasferisce la proprietà, si pagano le imposte e si incassano le provvigioni dall'acquirente e si consegnano le chiavi
 

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