LA situazione è dubbia: la cassazione ha introdotto un principio semplice, cioè si paga l'agenzia che conclude.
Ciò però in situazioni lineari, senza soluzioni di continuità.
ES.
Io vedo al casa con agenzia a - faccio proposta -> nulla di fatto -> vado da b - faccio proposta- concludo -> pago solo b.
Ma i casi dove questa viene applicata quasi sicuramente, sono appunto solo i casi lineari, sicuramente privi della possibilità di mala fede da parte di chicchessia (es. accordi provvigionali del mediatore ultimo a danno del precedente che lo facciano preferire al precedente solo su quella base) nei quali si può ricadere sempre nella frode al mediatore.
Inutile dire che la questione in questi termini apre problematiche infinite sulla tutela del lavoro di noi agenti contro accordi tra clienti e colleghi poco corretti (ne conosco pure qua su immobilio)...
Contro la mala fede e la scorrettezza c'è poca difesa, se non quella di isolare ed evitare tali individui e lasciarli al loro destino da sciacalli e ai loro cantautori....
Come conseguenza naturale di queste robette, io temo, si arriverà alla cancellazione del diritto alla provvigione e anche al concetto di "nesso causale" in breve tempo (breve giuridico)... in favore del mandato, allora potremo dire che è il mandato a dare diritto al compenso ( e li dovrebbero venir studiate dal legislatore adeguate tutele, che non verranno affatto studiate
ne realizzate)... ma si va fuori topic.
inutile dire che ai nostri clienti, di questi problemi non gliene importa, giustamente, nulla.
Loro in agenzia ci vengono per risolvere i loro problemi, e pagano pure, non per sistemare le nostre incongruenze o ritrovarsi nei guai per il fatto che in fondo abbiamo permesso di entrare nella categoria gente con pochi scrupoli e poca etica, senza creare strumenti di auto controllo, o perchè per primi non abbiamo capito il concetto di mediazione e lo abbiamo snaturato con mezzi mandati ibridi.