francesca63

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Ciao Francesca, dipende tutto dal notaio scelto. Un notaio serio - a mio avviso e senza offendere nessuno - chiede o documenti aggiornati, o certificazioni di residenza in bollo.
Rileggi il mio post.
Il fatto che l'acquirente compri come prima o seconda casa, se è in comunione o no, al venditore non cambia nulla. Quindi il notaio chiedere all'acquirente, non al venditore.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Rileggi il mio post.
Il fatto che l'acquirente compri come prima o seconda casa, se è in comunione o no, al venditore non cambia nulla. Quindi il notaio chiedere all'acquirente, non al venditore.

Beh, per il riconoscimento del venditore, un documento di identità con la residenza a posto, il notaio può chiederlo anche al venditore. In questo caso, se è disallineato con la residenza attuale, e se il notaio lo vuole per pedanteria anche dal venditore, serve il certificato di residenza in bollo rilasciato dal comune di residenza.
"Se", appunto. Da verificare: ogni studio notarile è libero di scegliere il metodo per riconoscere le persone. Io personalmente non mi fido della parola data, visto che c'è gente che non sa nemmeno dove ha la residenza.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Beh, certo.
Il notaio deve accertarsi dell'identità di chi ha di fronte.
Io parlavo delle altre info che tu avevi segnalato.

Sulle altre info mi trovi d'accordo. E' importante capire bene la situazione giuridica dell'acquirente, questo sì. E il suo regime patrimoniale. Sul modus operandi, devi convenire che ogni notaio fa a modo suo: c'è chi si fida, chi non si fida, chi vuole tutto in bollo, e così via.
 

francesca63

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E' importante capire bene la situazione giuridica dell'acquirente, questo sì. E il suo regime patrimoniale.
E' importante per l'acquirente, perché determina l'entità delle imposte, e chi diventerà proprietario; al venditore basta che paghi..
Sono d'accordo che alcuni notai sono più scrupolosi ( o pignoli) di altri, alcuni pure troppo...
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
Sono d'accordo che alcuni notai sono più scrupolosi ( o pignoli) di altri, alcuni pure troppo...

Sì, ad esempio sono eccessivente pignoli quando chiedono la copia autentica della concessione edilizia, anziché accontentarsi di "numero e data della concessione edilizia".
A volte non è proprio immediato ritrovarla.
Il certificato di abitabilità è anch'esso difficile da ritrovare (io ce l'ho per puro caso sull'appartamento di Roma perché mi è stato consegnato nel 2002 (*), ben 6 anni dopo che ho comprato e ho iniziato ad abitarci!): alcuni notai si accontentano degli estremi di tale certificati, altri lo vogliono leggere, e quindi obbligano alla ricerca, che a volte va a finire all'archivio notarile.

(*) Emesso il 28 Settembre 2001, mi è stato consegnato il 22 Maggio 2002 (sono andato a guardare il pdf on line). Nota bene, ho comprato casa a Dicembre 1999.
 

francesca63

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Privato Cittadino
ad esempio sono eccessivente pignoli quando chiedono la copia autentica della concessione edilizia, anziché accontentarsi di "numero e data della concessione edilizia".
A volte non è proprio immediato ritrovarla.
Beh, numero e data dicono poco; è necessario quantomeno visionare la licenza, per leggere cosa si doveva edificare , e spesso si deve far controllare attentamente le planimetrie allegate.
 

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