alessandrite

Nuovo Iscritto
Per esperienza personale:

1) se si tratta di prima casa, puoi rivenderla anche prima dei 5 anni e non pagare la plusvalenza (differenza fra il prezzo di vendita e quello di acquisto) ed altre tasse (dovute al fatto che hai acquistato a tariffe agevolate) solo se, entro un anno dalla vendita, acquisti un'altra casa che diventa quindi la tua prima casa.

Decadenza dalle agevolazioni

L'acquirente decade dalle agevolazioni prima casa quando:
- le dichiarazioni previste dalla legge nell'atto di acquisto siano false;
- non trasferisce entro 18 mesi la residenza nel comune in cui è situato l'immobile oggetto dell'acquisto;
- vende o dona l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro un anno non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.
La decadenza dall'agevolazione comporta il recupero dell'imposta nella misura ordinaria (al netto di quanto già corrisposto) nonché l'applicazione di una sanzione pari al 30% dell'imposta, oltre gli interessi di mora.



2) se si tratta di seconda casa devi pagare la plusvalenza. Puoi pagare direttamente al notaio, quando fai l'atto di vendita, il 20% sulla differenza fra quanto vendi la casa e quanto l'hai pagata (al netto delle spese di eventuale ristrutturazione, tasse ecc... esempio l'hai acquistata per 150.000 e la vendi per 200.000 dovrai pagare il 20% su 50.000 ossia 10.000 di tasse allo Stato + parcella del Notaio per fare la documentazione della plusvalenza) oppure puoi portare questo reddito sulla dichiarazione dei redditi ma solitamente la tassazione è più alta di quanto pagheresti subito tramite il Notaio (nel mio caso.... sono dipendente pubblico...... dovrei pagare il 35% circa).


Ti riporto questo articolo trovato sul web:

La vendita di un immobile abitativo acquistato in regime non convenzionato è sempre libera e quindi non sconta alcun divieto ma nei fatti è limitata dalle norme fiscali esistenti, che hanno due scopi: se si tratta di prima casa, che ha goduto delle agevolazioni fiscali all’acquisto, si vuole evitare che chi ne ha usufruito vi speculi sopra a proprio vantaggio ed a danno delle pubbliche finanze; se si tratta di immobili abitativi non prima casa, viene tassata l’eventuale plusvalenza e cioè la differenza fra il prezzo pagato a suo tempo all’acquisto e quello riscosso all’atto della vendita, ritenuta anch’essa di carattere speculativo. Ciò premesso vediamo il caso proposto, anche alla luce delle nuove aliquote di tassazione delle plusvalenze, in vigore dal 3 ottobre 2006:

1) vendita di immobile prima casa, acquistata con agevolazioni fiscali: ai sensi delle norme sull’imposta di registro, in caso (...) di trasferimento per atto a titolo oneroso o gratuito degli immobili acquistati con i benefici prima casa, prima del decorso del termine di cinque anni dalla data del loro acquisto, sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, nonché una soprattassa pari al 30 per cento delle maggiori imposte da corrispondere. Quindi invece dell’imposta di registro al 3 % sarà applicata l’aliquota ordinaria del 7 % oltre alle imposte ipotecaria (2 %) e catastale (1 %) invece di quelle fisse di 168 euro ciascuna. Sulle maggiori imposte da versare viene applicata una sanzione del 30 %, oltre agli interessi di mora. Anche in questo caso, sulla eventuale plusvalenza realizzata, se l’immobile non è stato adibito ad abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari per la maggior parte del periodo trascorso fra l’acquisto e la vendita, si applica l’ordinaria tassazione IRPEF che può essere sostituita con il pagamento, all’atto del rogito notarile, di un’imposta sostitutiva sull’importo della plusvalenza, passata dal 12,5 % al 20 % con il decreto legge n. 262/06.

2) vendita di immobile acquistato senza agevolazioni prima casa: in tal caso non scatta alcuna sanzione né recupero d’imposta, si è però soggetti al pagamento dell’IRPEF sulla eventuale plusvalenza realizzata fra il prezzo di vendita e quello di acquisto, a meno che l’immobile non sia stato adibito ad abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari per la maggior parte del periodo trascorso fra l’acquisto e la vendita. Anche in questo caso la tassazione IRPEF può essere compensata pagando, all’atto del rogito, l’imposta sostitutiva del 20 %.


Spero di esserti stata utile
 

gtgt

Membro Attivo
Privato Cittadino
salute a tutti,avrei una domanda da porre.avendo acquistato una casa all'asta,dopo quanto tempo potrei rivenderla?

Puoi venderla in qualsiasi momento.

Tieni presente che:

- se l'immobile è stato adibito ad abitazione principale, non si paga l'eventuale plusvalenza a condizione che detta situazione sia durata per più della metà del tempo (es. se si rivende l'abitazione principale dopo un anno, non si paga la plusvalenza se la residenza in quell'immobile è durata almeno sei mesi e un giorno).

- se l'immobile non è stato adibito ad abitazione principale, esiste una soglia di 5 anni.
Se viene venduto dopo 5 anni dall'acquisto, non si viene tassati per eventuali plusvalenze.

- se per l'acquisto dell'immobile si è usufruito anche delle agevolazioni fiscali per la 'prima casa', esiste, anche in questo caso, una soglia di 5 anni.
Se si rivende prima dei 5 anni, per conservare quelle agevolazioni devi riacquistare un'altra 'prima casa' entro 12 mesi. In caso contrario (cioè si rivende prima dei 5 anni e non si riacquista entro 12 mesi), bisognerà versare al fisco la differenza tra la quota agevolata e la normale tassazione più le sanzioni in base al tempo trascorso dall'acquisto.
 

alessandrite

Nuovo Iscritto
1) vendita di immobile prima casa, acquistata con agevolazioni fiscali: ai sensi delle norme sull’imposta di registro, in caso (...) di trasferimento per atto a titolo oneroso o gratuito degli immobili acquistati con i benefici prima casa, prima del decorso del termine di cinque anni dalla data del loro acquisto, sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, nonché una soprattassa pari al 30 per cento delle maggiori imposte da corrispondere. Quindi invece dell’imposta di registro al 3 % sarà applicata l’aliquota ordinaria del 7 % oltre alle imposte ipotecaria (2 %) e catastale (1 %) invece di quelle fisse di 168 euro ciascuna. Sulle maggiori imposte da versare viene applicata una sanzione del 30 %, oltre agli interessi di mora. Anche in questo caso, sulla eventuale plusvalenza realizzata, se l' immobile non è stato adibito ad abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari per la maggior parte del periodo trascorso fra l’acquisto e la vendita, si applica l’ordinaria tassazione IRPEF che può essere sostituita con il pagamento, all’atto del rogito notarile, di un’imposta sostitutiva sull’importo della plusvalenza, passata dal 12,5 % al 20 % con il decreto legge n. 262/06.


E' quanto avevo già scritto nel mio post precedente.:stretta_di_mano:
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
E' ininfluente il fatto che l'acquisto sia avvenuto ad un'asta
Devi solo dirci se è prima casa pagherai la plusvalenza
Ora c'è da vedere se c'è plusvalenza, difatti il prezzo d'acquisto ad un'asta immobiliare è sempre quello di aggiudicazione, non potendo invocare il prezzo/valore
 

elenros

Membro Junior
E' ininfluente il fatto che l'acquisto sia avvenuto ad un'asta
Devi solo dirci se è prima casa pagherai la plusvalenza
Ora c'è da vedere se c'è plusvalenza, difatti il prezzo d'acquisto ad un'asta immobiliare è sempre quello di aggiudicazione, non potendo invocare il prezzo/valore

Scusi la mia ignoranza in materia , ma mi potrebbe spiegare meglio la questione della plusvalenza sulla casa aggiudicata all'asta? Perché dice che "c'è da vedere se c'è plusvalenza"?
Ho comprato anche io una casa all'asta ,prezzo di aggiudicazione 73.000€, e se la vendo potrei ottenere dopo una sistemata, 100.000 anche 110.000 €, quindi la plusvalenza c'è o non c'è?
Grazie a tutti che mi vorranno rispondere.

Aggiunto dopo 1 :

L'ho comprata come prima casa.
 

mosca

Membro Assiduo
Scusi la mia ignoranza in materia , ma mi potrebbe spiegare meglio la questione della plusvalenza sulla casa aggiudicata all'asta? Perché dice che "c'è da vedere se c'è plusvalenza"?
Ho comprato anche io una casa all'asta ,prezzo di aggiudicazione 73.000€, e se la vendo potrei ottenere dopo una sistemata, 100.000 anche 110.000 €, quindi la plusvalenza c'è o non c'è?
Grazie a tutti che mi vorranno rispondere.

Aggiunto dopo 1 :

L'ho comprata come prima casa.

Come gia spiegato da altri in in post precedente.....se passono 5 anni dalla data di acquistro all'asta alla data del Rogito di vendita non si paga nessuna plusvalenza !
Se invece la vendita avviene entro i 5 anni si pagerà plusvalenza .......salvo chè, Lei che vende, riacquisti un nuovo immobile entro 1 anno dalla vendita richiedendo di nuovo l'agevolazione I° Casa :ok::ok:
 

elenros

Membro Junior
Forse non sono stata molto chiara nel formulare la domanda. Lo so ,sempre dalle risposte che ho trovato in questo utilissimo forum, che se vendi la prima casa entro i 5 anni ,e non dimostri di aver avuto la residenza per più della metà del tempo si paga la plusvalenza. Quello che non avevo capito era perché Alessandro Frisoli dice
Ora c'è da vedere se c'è plusvalenza, difatti il prezzo d'acquisto ad un'asta immobiliare è sempre quello di aggiudicazione, non potendo invocare il prezzo/valore
 

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