Buon pomeriggio al forum,
vi chiedo un parere perché qui non ci sto capendo più nulla e non so più chi possa fare cosa.
Ho acquistato di recente una casa con giardino di pertinenza, attualmente recintata su 3 lati, su cui per buon vicinato (e per comodità dei coltivatori) i precedenti proprietari (non residenti) facevano passare i coltivatori di un fondo non confinante con il mio giardino. Tra poco comincerà la ristrutturazione e vorrei chiudere definitivamente la proprietà; ho avvisato quindi i coltivatori sia verbalmente che via raccomandata e ho dato loro tutta la mia disponibilità all'accollo delle spese per l'apertura di una nuova e diretta via di accesso al loro fondo (via di accesso per la quale avevano già in passato chiesto ed ottenuto il permesso dal Comune: poi per motivi misteriosi non l'hanno più realizzata) da ultimare prima dell'avvio del cantiere per evitare che la loro attività possa essere danneggiata. Per tutta risposta, via legale mi diffidano a chiudere in qualsiasi modo e tempo la mia proprietà e minacciano ritorsioni legali in caso lo facessi ugualmente, dicendo che hanno tutto il diritto di usufruire del passaggio attraverso il mio giardino. Preciso che la proprietà era libera al rogito (niente servitù, niente di nulla in alcun tempo che risulti in documenti pubblici, Comune o Conservatoria ); questi signori millantano una raccomandata mai vista in cui dicono sia scritto un accordo tra loro ed i genitori (defunti) dei precedenti proprietari per il passaggio suddetto (di cui peraltro gli ex proprietari non sono a conoscenza perché non hanno mai visto nè sono a conoscenza di questa raccomandata). Ora mi domando se in base alle sentenze della Cassazione di cui ho letto sarò obbligata a permettere a questi coltivatori il passaggio praticamente sotto le finestre della mia cucina o se potrò aprire il benedetto passaggio alternativo per permettergli di coltivare il loro fondo.
Grazie mille. Elisa
vi chiedo un parere perché qui non ci sto capendo più nulla e non so più chi possa fare cosa.
Ho acquistato di recente una casa con giardino di pertinenza, attualmente recintata su 3 lati, su cui per buon vicinato (e per comodità dei coltivatori) i precedenti proprietari (non residenti) facevano passare i coltivatori di un fondo non confinante con il mio giardino. Tra poco comincerà la ristrutturazione e vorrei chiudere definitivamente la proprietà; ho avvisato quindi i coltivatori sia verbalmente che via raccomandata e ho dato loro tutta la mia disponibilità all'accollo delle spese per l'apertura di una nuova e diretta via di accesso al loro fondo (via di accesso per la quale avevano già in passato chiesto ed ottenuto il permesso dal Comune: poi per motivi misteriosi non l'hanno più realizzata) da ultimare prima dell'avvio del cantiere per evitare che la loro attività possa essere danneggiata. Per tutta risposta, via legale mi diffidano a chiudere in qualsiasi modo e tempo la mia proprietà e minacciano ritorsioni legali in caso lo facessi ugualmente, dicendo che hanno tutto il diritto di usufruire del passaggio attraverso il mio giardino. Preciso che la proprietà era libera al rogito (niente servitù, niente di nulla in alcun tempo che risulti in documenti pubblici, Comune o Conservatoria ); questi signori millantano una raccomandata mai vista in cui dicono sia scritto un accordo tra loro ed i genitori (defunti) dei precedenti proprietari per il passaggio suddetto (di cui peraltro gli ex proprietari non sono a conoscenza perché non hanno mai visto nè sono a conoscenza di questa raccomandata). Ora mi domando se in base alle sentenze della Cassazione di cui ho letto sarò obbligata a permettere a questi coltivatori il passaggio praticamente sotto le finestre della mia cucina o se potrò aprire il benedetto passaggio alternativo per permettergli di coltivare il loro fondo.
Grazie mille. Elisa