Giuseppe Lovaglio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Guarda vengo ora da una "democratica" assemblea della federazione cui appartengo, mi sono candidato quale consigliere, durante la pausa ne ho raccolte di ogni tipo....... :rabbia: come al solito mi sono trovato ai soliti giochini, compresi bigliettini "sottobanco" che giravano prima delle elezioni. Ed il continuo invito a votare per il consiglio uscente (o parte di esso), alla faccia ela par condicio.
Insomma penso che le federazioni, spesso e purtroppo, diciamo sono distratte da giochini e strane alchimie, per carità tutto regolare ma in quanto a morale..... :sorrisone: :risata: :applauso:
Continuare, bisogna continuare a "rompere le scatole" io personalmente sono per la fusione di tutte le fedarazioni, in unica rappresentanza, non mi pare che esistano due o tre collegi dei Geometri, degli Architetti, dei Notai, ecc.... ma è piuttosto improbabile, noi agenti siamo divisi, ci si guarda in cagnesco, non siamo abituati a ragionare e poco a condividere. :disappunto:
 

stefanonobili

Membro Attivo
Agente Immobiliare
hai perfettamente ragione, io personalmente mi sto candidando in Fiaip Roma come consigliere, ed anche qui le battaglie sono iniziate, ho parteciapto al congresso come delegato e ne ho viste e sentite delle belle.
Credo che la nostra categoria, non sia popolata da persone che prima di tutto vedono nell'interesse della collettività della categoria l'interesse del singolo; piuttosto si pensa solo ed unicamente all'interesse del singolo, infatti si decide di appartenere ad una o a l'altra federazione solo per quello che la stessa è in grado di darti o promettere per lo sviluppo del proprio lavoro.
Io credo che una federazione debba essere unica ed univoca, che l'interesse collettivo, sia l'interesse del singolo e più è forte il collettivo più lo è il singolo.
Ma credo che purtroppo siamo ancora anni luce da questo.
Credo infatti, che in una associazione di categoria con la A maiuscola, il mio quesito avrebbe già avuto una risposta, che in una federazione forte, avremmo sicuramente un notaio facente parte del Consiglio del Notariato che avrebbe sicuramente interloquito con noi dandoci le risposte attese.
Ecco tutto questo oggi non fa parte del nostro DNA di agenti immobiliari, che siamo abituati a cavalcare l'onda del mercato quando tira, a sfoggiare macchine e quant'altro, ma poi quando il mercato frena siamo soli allo sbaraglio degli eventi.
Ciao e condivido il tuo pensiero
Stefano Nobili
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Innanzitutto un benvenuto da parte mia agli utenti "scriventi" Giuseppe e Stefano, agguerriti e associazionizzati ( :D ) ! :ok: :stretta_di_mano:

Ritornando in topic vorrei confessare che non capisco come l'acquirente possa opporsi ad un atto che tutela in primo luogo lui stesso..... avrà capito in cosa consiste l'azione di riduzione da parte di un erede, e come la stessa possa aggredire il bene che lui sta acquistando? :shock:
Se però lui insiste nel volersi avvalere del notaio che non accetta l'atto come retroattivo ex-tunc, e quindi adatto a sanare la questione, consiglierei al collega di adoperarsi per una rescissione bonaria del contratto di compravendita e di rimettere la casa sul mercato! :?

;)
 

stefanonobili

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie Maurizio, per la risposta e per il benvenuto, ovviamente gioco forza, abbiamo rimesso la casa sul mercato, il problema è che di conseguenza anche l'acquisto dell'immobile da parte del donatario, mi è saltato per ovvi motivi. Il tutto ha comportato tra la parti coinvolte una risoluzione degli impegni assunti con l'accettazione della proposta-preliminare a titolo oneroso.
Il tutto dovuto ail tempo intercorso (30 giorni ) dal momento in cui il notaio in questione ha prima proposto la soluzione (atto di risoluzione) che di seguito ha rinnegato non ritenendola più valida.
Ad oggi non sono riuscito a trovare un notaio- e ne ho ascoltati oltre 30- che fossero concordi con il considerare l'azione di risoluzione per mutuo dissenso, alla stregia di un secondo atto di donazione.
 

Tina Hahn

Membro Attivo
Privato Cittadino
Magari potete aiutarmi

Salve a tutti, (scusatemi come scrivo, sono tedesca)

vi ho trovato alla ricerca si seguente domanda, un po' complicata.

Mi marito mi ha donato 50% della nostra casa matrimoniale (che aveva comprato lui prima del matrimonio).
Ora stiamo per separarci e io vorrei comprare la seconda metà della casa da parte sua. La donazione è valida solo da metà gennaio 2012 (per ragioni fiscali lo avevamo fatto così), ma iscritto regolarmente nei atti della casa.

Visto che la banca - dove ho chiesto il mutuo - non accetta come garanzia la prima metà della casa (quella donata) per via di "insicurezze di una donazione" ci hanno consigliato di fare in seguente modo:
- mutuo dissenso della donazione
- "trasferimento della proprietà" di quei 50% della casa tramite il ricorso della separazione
- contemporaneamente la promessa di compravendita.

Finalmente la banca ha detto l'ok, con le bozze di questi 3 atti in mano. Ieri il notaio che vuole farci gli atti però ci ha informato che fino a quest'estate c'era per il mutuo dissenso solo da pagare tasse/bolli di circa 168 Euro. ORA dice che ci sarebbe da pagare 10% del valore effettivo come imposta/tasse.
Visto che tutta la casa vale 360000 Euro si parla (se ho capito bene) di 19.000 Euro non programmati, ne necessari prima di quest'estate.

1. domanda:
è veramente così????? (mi suona proprio incredibile)
2. domanda:
se fosse così: qualcuno ha un'idea come risolvere questo problema (altri atti ecc) SENZA pagare 19.000 Euro di tasse???

Grazie e saluti
Tina
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
te la banca ha detto l'ok, con le bozze di questi 3 atti in mano. Ieri il notaio che vuole farci gli atti però ci ha informato che fino a quest'estate c'era per il mutuo dissenso solo da pagare tasse/bolli di circa 168 Euro.

Purtroppo per te, e come dice Dartfener, la situazione è questa! :confuso:
In aggiunta ti suggerisco di cambiare notaio, visto che questo dice cose palesemente inesatte: nel mese di maggio ho fatto retrocedere da una donazione per poter poi vendere e i proprietari, fra imposte, tasse e onorario, hanno dato davanti a me al Notaio un assegno di 5800 euro! :shock:

;)
 

robertobosco

Membro Ordinario
Condivido quanto espresso da Maurizio,Stefano e Giuseppe.
Ma mi parrebbe opportuno che il Consiglio di Notariato Nazionale si facesse promotore di un decreto legge (come già avvenuto con la L.80/2005), che, articolata con le opportune esigenze trattate, risolvesse definitivamente, eliminandolo, l'eventualità del rischio retroattivo ex-tunc.
Questa eventuale nuova legge, tornerebbe in primis a loro vantaggio e a cascata su tutti gli altri interessati.
 

DARTFENER

Nuovo Iscritto
Professionista
MA NON AVETE ANCORA CAPITO CHE L'ITALIA E' UN PAESE DEL K... E CHE SI VA AVANTI COSI' E CHE QUESTE COSE CHE NOI VEDIAMO NELL'IMMOBILIARE SONO SOLO L'ESPRESSIONE DI TUTTA UNA CULTURA,LA LEGGE DEGLI AGENTI IMMOBILIARI E' DEL 1989 QUELLA DEI NOTAI DEL 1913,QUESTO DICE TUTTO...CIAO!!!!!!!:^^::^^:
 

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