Premetto che non è mia intenzione difendere le banche, ma ritengo vadano fatte alcune considerazioni:
-quando le banche devono pagare un assegno ad una persona non conosciuta, (circolare o no) hanno un fondamentale problema; quello di pagarlo esattamente al beneficiario. Altrimenti, se mal pagato, sono responsabili per tale importo.
Le cose si complicano, quando il soggetto beneficiario è una società, in quanto va accertato il diritto di rappresentanza del soggetto che presenta il titolo all'incasso. Questo non è purtroppo l'unico problema, in quanto è necessario accertare che la società beneficiaria non sia stata soggetta a procedure fallimentari, concordati preventivi ecc. negli ultimi 5 anni, in quanto ci sarebbe il rischio di ripagare tali somme per le banche, ove in presenza di tali pregiudizievoli, venisse comunque effettuato il pagamento. Pertanto sarebbe necessario presentare un certificato di vigenza ed una camerale: Quest'ultima presentata lo stesso giorno dellla sua produzione, all'Istituto di credito. In tal caso il pagamento potrà avvenire nelle modalità richieste dal beneficiario (anche in contanti, subordinatamente alla disponibilità di contante della banca).
Specifico che tali richieste potrebbero essere avanzate anche nei confronti di una persona fisica, in quanto la stessa potrebbe essere socio illimitatamente responsabile di una società e pertanto anch'egli soggetto fallibile !!
Quindi, tenuto conto che pagando male si corre il rischio di rimettere l'importo, ritengo che nei casi suddetti, il compito delle banche potrebbe essere comprensibile oltre che delicato.
Per la società beneficiaria quindi, sarebbe senz'altro consigliabile procedere più semplicemente al versamento su di un conto certamente da essa detenuto presso una banca, e non impelagarsi in richieste certamente fastidiose ma comprensibilmente legittime.