Contento tu... Però si evince che vai a suonare sempre dai soliti noti.
Quando vai cercando con metodo scientifico, piu’ passi e ripassi su quel territorio e piu’ il bacino diventa piccolo.
Per questo ogni tanto, conviene cambiare territorio, allargandosi in territori piu’ “vergini” e meno battuti dalle concorrenze.
Due ore al giorno, ma intense, sono il minimo che ogni mediatore, dovrebbe impegnarsi a fare.
A prescindere dall’eta’, dagli impegni e dal peso della sua agenda e dall’esperienza.
Che sul campo fa’ la differenzia.
Non fare ricerca, pur essendo in eta’ avanzata, e’ come pretendere da un attempato calciatore di serie A, di dover competere sul campo con aitanti giovani e di fare buone prestazioni alla domenica, senza essersi allenato in settimana.
Semmai proprio per via dell’eta’, l’attempato professionista, ha piu’ bisogno di allenarsi, rispetto ad un giovane che ha gambe e fiato da sprecare.
Cosi’, quando vai in acquisizione a casa dei venditori, che ti confessano di trovarsi nei guai, perche’ hanno comperato prima di vendere, oppure sono incastrati in quei meccanismi di compera subordinata alle vendite di terzi, tanto care ai giovani ciabattini immobiliari;
Ti basta sapere l’indirizzo eo a volte solo la zona, di dove hanno comperato e gli riferisci nome, cognome e consistenza di quel venditore.
Che a sua volta, voleva comperare quel tale altro venditore, nome e cognome e consistenza dell’oggetto di vendita.
Il proprietario a quel punto ti guarda come se fossi un marziano o uno del controspionaggio e ti chiede come diavolo fai a sapere tutte queste informazioni.
Un agente immobiliare sta’ sul territorio.
Che conosce profondamente assieme all’offerta ad esso connessa.
Andare a mostrare la casa, questo e’ il soggiorno, quella la camera e li’ la cucina, lo sa’ fare anche l’ultimo dei ciabattini.