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Utente Cancellato 72152

Ospite
mah, il primo caso è identico quindi agli interventi di ristrutturazione "ante crisi".

Sì, esattamente, è una ristrutturazione edilizia al 50% "classica", da pagare con bonifico e apposita causale che fa riferimento alla legge 449 del 1997 e successive modifiche e integrazioni.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
il secondo, se ho ben capito (e credo proprio di si), è un factoring concesso ai privati, con una operazione a sconto di importo abbastanza rilevante, soprattutto considerati i tassi attuali.

Io, avendo fatto matematica finanziaria alle scuole superiori, lo vedo come l'attualizzazione di una rendita della durata di 10 anni per importo predefinito.
C'è un tasso di sconto, ed è chiaro che la banca ti dà meno della somma delle rendite, concetto intuitivo e non solo matematico: la banca non è una dama di carità, qualcosa ci deve guadagnare dall'operazione.
 
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Utente Cancellato 72152

Ospite
ma quella del famigerato bonus al 110%, quindi?

Per quella devi fare un cosiddetto intervento trainante, e poi il cambio degli infissi è un intervento trainato.

 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
beh, l'attualizzazione degli importi futuri è stato il mio pane quotidiano; proprio volendo fare le cose di fino potrei anche mettermi a calcolare il tasso di attualizzazione.
in realtà, a prescindere dalle condizione applicate, mi da noia l'idea di cacciare quattrini che, in caso di compravendita futura, saranno valutati una frazione marginale della spesa.

sul superbonus, sono arrivato anch' io alle stesse tabelle, non avendo però le idee chiare.

da un lato si scrive che
Intervento di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25%
è intervento trainante il superbonus;

dall'altro, però
Intervento su involucro di edificio esistente (tranne l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi)

mi sa che mi tocca fare un salto da un installatore e sentire un po' cosa mi racconta.

circa il vendere mah.
casa dei miei l'ho venduta (forse); senz'altro male.
si tratta però di una casa che, già così com'è mi costa 2.500 euro all'anno tra tasse e spese condominiali; con il rischio di beccarmi delle spese straordinarie tra capo e collo.
no, meglio pochi, maledetti e subito.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
in realtà, a prescindere dalle condizione applicate, mi da noia l'idea di cacciare quattrini che, in caso di compravendita futura, saranno valutati una frazione marginale della spesa.

Questo è assolutamente vero: una larghissima percentuale di ciò che spendi per ristrutturare, verrà tenuto in conto solo minimamente quando venderai: la persona interessata rileverà solo i difetti del tuo immobile, al fine di abbassare il prezzo, e minimizzerà ristrutturazioni - anche costose - che poco tempo prima sono state totalmente a tuo carico. Amen.

si tratta però di una casa che, già così com'è mi costa 2.500 euro all'anno tra tasse e spese condominiali; con il rischio di beccarmi delle spese straordinarie tra capo e collo.

Beh, io ho più o meno lo stesso problema, però se non ho capito male tu questa casa ce l'hai sempre a Verona, nella stessa tua città: correggimi se sbaglio!
Io la mia seconda casa ce l'ho a 300 Km da Roma, e nella mia città natale.
E' vero che non riesco a godermela, è vero che spendo più di quanto stimato da te annualmente (circa 120 euro al mese solo di condominio, più 1800 euro l'anno di IMU, più naturalmente le sorpresine alias spese straordinarie che s'inventa l'amministratore o che sono realmente necessarie, tipo l'ascensore che sta cadendo a pezzi e nel 2021 mi tocca spendere altri 1000 e passa euro), però è anche vero che se mi licenziano io vendo la proprietà di Roma e me ne torno a casa mia a vivere in quella che ormai chiamo "suite imperiale" (rispetto al bilocale dove mi accampo a Roma: sembra un magazzino, tendo molto a spaziare e conservo di tutto), inventandomi un lavoro, perché a Roma alla veneranda età di 49 anni non se ne trova un altro senza raccomandazioni d'acciaio (c'è una mafia assurda per trovare lavoro qua, meglio non parlarne). Quindi io ho le mani un po' legate e questo Covid, che ha messo e mette tuttora a rischio tantissimi posti di lavoro, compreso il mio, mi ha insegnato che la "casa jolly" mi tocca tenermela, anche se costa cara. Amen.
Concludo dicendo che se fosse stata una seconda casa nella stessa città, essendo single non avrei saputo cosa farmene, tendo a non affittare perché la gente non ha rispetto per le proprietà altrui, e quindi me ne sarei liberato anni fa senza dubbio.
Poi dipende dalle situazioni personali, se uno ha famiglia può tenerla come investimento futuro per i figli che si trovano una casa già pagata, anche se è vero che i figli possono finire a lavorare a Londra nel qual caso della casa già pronta in Italia non sanno cosa farsene. Le variabili sono tante, e la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Beh, io ho più o meno lo stesso problema, però se non ho capito male tu questa casa ce l'hai sempre a Verona, nella stessa tua città: correggimi se sbaglio!
no, è a monza; 150 km da verona. per altro in brutta zona e con 55 anni sul gobbo.
si tratta di un appartamento dove ormai mi dà fastidio doverci dormire anche per una sola notte e non credo proprio di voler pensare che a mio figlio interesserà mai.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
si tratta di un appartamento dove ormai mi dà fastidio doverci dormire anche per una sola notte e non credo proprio di voler pensare che a mio figlio interesserà mai.

Magari prima di (s)vendere, chiedi a tuo figlio - per quanto possa egli indovinare sul proprio futuro - se mai potrà interessargli quella casa. Ops, non conosco l'età di tuo figlio, se è minorenne è inutile che chiedi.
 

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