studiopci

Membro Storico
Forse è il contrario: poichè l'accesso prevedeva uno specifico diploma la cosa era limitata: poi sono entrati tutti, panettieri, garzoni ecc. ecc. tutti con il miraggio del guadagno facile.

peraltro, chi c'era, sà benissimo che il boom edilizio ed i "palazzinari" sono nati negli anno '70/80 per trasformarsi in furbetti del quartierino degli anni 90.
Tempi in cui i mutui erano al 17/18% , giravano farfalle (cambiali) ma la CRIF non esisteva, si facevano i compromessi con strette di mano e si vendevano interi palazzi in un mese.
In parole povere " giravano soldi o meglio girava l'economia " era l'eldorado e tutti ci si sono buttati
 
I

immpittaro

Ospite
A tutti piace lavorare in cravatta e dichiararsi "professionisti"... Poi c'é l'illusione del facile guadagno che a dire il vero, a volte, c'é... Ma non per tutti ne sempre.

Per la stragrande maggioranza dei neofiti rimane l'illusione......e la cravatta :fico: mentre i migliori sono quelli che negli anni hanno saputo NON essere legati alla sola intermediazione con quote societarie in attività parallele o collegate all'immobiliare....il tempo poi come sempre dirà la verità :fiore:
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A Milano e provincia mediatori aumentati del 10 per cento in tre anni

Negli ultimi anni Milano ha perso quasi il 30% di compravendite immobiliari. Una percentuale precisa si saprà solo domani, con la presentazione dei dati ufficiali dell' Agenzia del territorio, ma l' ordine di grandezza è questo. Negli ultimi anni però il numero di mediatori iscritti alla Camera di commercio è salito: nel 2009 in provincia di Milano erano 7.333, a fine 2011 risultavano 8.059 anche se il trend di crescita è rallentato. Se a questo poi si aggiunge che di fatto i mediatori hanno perso quasi del tutto il lucroso business dei mutui è ovvio che la competizione tra agenzie si stia facendo più serrata. Ed è inevitabile che non tutti giochino rispettando fino in fondo le regole.

Fonte Corriere della Sera
Mah! ...
a me sfugge l'evidenza del ragionamento per cui

+ Ai
- business dei muti
+ concorrenza
= Mancato rispetto delle regole :pollice_verso:

Perchè questi automatismi?
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
e poi leggete tutto l'articolo

" La credibilità del mediatore si gioca tutta al momento della stima dell' immobile: anche se ci si è fatti un' idea di quanto si vorrebbe ricavare della casa, una regola aurea è di non dire mai il prezzo che si ha in mente perché, soprattutto oggi, il rischio è quello di un' aspettativa esagerata e che un agente poco serio la assecondi pur di ottenere l' incarico, per poi sperare che il cliente scenda a più miti consigli di fronte alla mancanza di un acquirente."

Se si vuole differenziarsi dalla massa di iscritti il punto di partenza potrebbe essere questo, visto che è una richiesta del mercato ;)
 

caviapp

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Per la stragrande maggioranza dei neofiti rimane l'illusione......e la cravatta :fico: mentre i migliori sono quelli che negli anni hanno saputo NON essere legati alla sola intermediazione con quote societarie in attività parallele o collegate all'immobiliare....il tempo poi come sempre dirà la verità :fiore:


infatti gli AI di quei tempi che oggi se ne fregano della crisi sono quelli che , quando il costruttore gli affidava il palazzo in vendita, rinunciavano a una parte delle provvigioni e si facevano dare un'alloggio in permuta, alloggi che hanno poi affittato o rivenduto con buon margine, hanno creato soc immobiliari, hanno costruito qualcosa pure loro e oggi hanno i ..... prosciutti in cantina:soldi:
 

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