[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Righi non è (mai) d'accordo![/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Risposta di Fiaip a Pelliccioli | Italia | Pelliccioli Guglielmo, Righi Paolo, Fiaip[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
Caro Gugliemo,
i tuoi editoriali sono solitamente pungenti e simpatici, nei confronti della nostra categoria, e hanno sempre avuto il pregio di stimolare la discussione su temi di primaria importanza.
Questa volta però non hai centrato l’obiettivo, milioni di famiglie italiane si rivolgono ogni giorno alle agenzie immobiliari per risolvere i loro problemi abitativi, e ti assicuro che se la categoria fosse così mal vista o poco professionale, nelle nostre agenzie non entrerebbe più nessuno, con il sommo dispiacere di qualcuno…. ma così non è.
Altra cosa è discutere della percezione che le persone hanno in generale delle categorie, e qui caro Guglielmo, potremmo applicare la benda nera e l’uncino a tutte le categorie, politici, avvocati, farmacisti, idraulici, giornalisti ecc. ecc.
Le pecore nere come ben sai esistono in tutte le famiglie e in tutte le categorie, ma la media delle “truffe” o dell’incompetenza degli agenti immobiliari, non è nè più né meno superiore a quella riferita biologicamente alla stupidità umana.
Non hai centrato l’obiettivo nemmeno quando parli di una categoria che scomparirà, perché assorbita da altre professioni (avvocati, ingegneri, geometri, etc.). Infatti, sia la politica che le istituzioni, in Italia ed in Europa, durante il recepimento della direttiva Bolkenstein, hanno accolto in pieno le tesi delle nostre associazioni di categoria, fondate sul concetto che la “professione” dell’agente immobiliare, assorbe una serie di competenze che sono difficilmente riscontrabili, nel complesso, in altre categorie.
L’agente immobiliare quindi, viene visto come un professionista multidisciplinare, che sempre più svolge un ruolo, di consulenza in materia urbanistica, contrattuale, fiscale, peritale, e che grazie al suo lavoro si pone come figura attiva nella difesa e nella tutela del risparmio delle famiglie italiane.
Quindi, Guglielmo, stai tranquillo: la nostra professione non sarà cancellata da nessuno.
Altra cosa è il tema dell’abusivismo, quello fatto dal portinaio, dall’avvocato, dal benzinaio, insomma da tutti coloro che conoscono qualcuno che debba vendere o comprare un immobile.
Purtroppo qui entriamo nel retaggio culturale che ogni persona porta con sé. E così come ci sono ancora coloro i quali agli autogrill si fanno rubare i soldi con il gioco delle tre carte, ci sono anche quelli che mettono i loro risparmi di una vita nelle mani di semplici “conoscenti” sperando di “risparmiare” il prezzo della mediazione.
Sull’abusivismo Fiaip ha lavorato tantissimo e il regolamento d’attuazione alla direttiva Bolkenstein, che uscirà a breve, ne è la riprova. Colgo qui l’occasione, per ringraziare pubblicamente i colleghi di Fimaa e Anama con cui abbiamo lavorato per produrre un documento comune sul tema, che dovrebbe essere stato recepito quasi integralmente dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Ogni giorno in Fiaip giungono mail di persone che hanno subito truffe o danni, da persone che si fingono agenti immobiliari o che addirittura hanno dichiarato fin dall’inizio di non esserlo; ad ognuna di queste persone Fiaip telefona e cerca di capire come aiutarle.
Le risposte fornite alle nostre telefonate, sono alquanto sconcertanti: il 75% dei “truffati” non è a conoscenza della legge che regola la mediazione e pensa che tutti in Italia possano fare l’agente immobiliare. Il risultato è che hanno comunque pagato una mediazione, naturalmente in nero, e successivamente hanno perso anche il denaro della caparra.
Proprio per far crescere la conoscenza dei cittadini in merito alla professione di agente immobiliare, Fiaip, ha creato con Adiconsum – una delle più grandi associazioni italiana dei consumatori - un ente bilaterale, denominato Mediaconsum, la cui presentazione è avvenuta proprio oggi alla Camera dei Deputati.
Il fatto rappresenta un evento storico nel mondo associativo, due rappresentanze che, per la visione comune e generalizzata che abbiamo nel nostro Paese delle relazioni politico-sindacali, dovrebbero essere contrapposte, anziché scontrarsi si uniscono per migliorare il mercato e se mi permetti, senza nemmeno il bisogno di fare manifesti, dare ultimatum a qualcuno, o comprare paginate di giornali. Le nostre realtà associative sostengono senza mezzi termini che la trasparenza nel mercato immobiliare e creditizio possa essere un valore ed uno stimolo per la stessa crescita economica.
Gli agenti immobiliari non sono davvero dei “pirati del mattone” ma sono professionisti e persone accorte, che si informano e non subiscono ingenuamente come osservatori tutto quello che capita nel Real estate.
Per quanto riguarda il contenzioso e le dismissioni, a cui fai riferimento nell’ultima parte del tuo editoriale, sono lieto di comunicarti che Fiaip ha strutturato un sistema per far si che il contenzioso e precontenzioso bancario sia a disposizione dei propri associati. E ormai da sei mesi che una delle più grandi banche Italiane usufruisce della professionalità delle oltre 14.000 agenzie immobiliari associate alla Fiaip che ogni giorno lavorano eticamente, senza indossare bandane nere ed uncino.
Per concludere, caro Guglielmo, i problemi ci sono e la nostra categoria sconta il fatto di non avere una legge professionale che individui uno standard operativo di servizi, da erogare al cliente, e anche su questo ci stiamo muovendo alacremente, ma il quadro che tu tracci non è assolutamente coerente con la realtà. Oppure è possibile anche tu abbia ragione, ma forse frequenti cattive compagnie.
Un caro saluto.
Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Caro Paolo,
ti ringrazio perchè ti prendi sempre la briga di rispondere ai miei editoriali. Però vorrei che prima di farlo li leggessi! Nel caso specifico ho solo difeso la categoria dicendo:
1. Che gli agenti non sono pirati del mattone. Mi pare che l'ironia fosse evidente!
2. Che ci sono categorie di professionisti che avrebbero piacere di sostituirsi agli agenti, fare il loro lavoro e "rubare" le loro provvigioni anzichè svolgere le attività per cui si sono diplomati o laureati. Questi sono i veri abusivi da cui difendersi.
3. Che una grande banca li coinvolga nelle dismissioni del proprio patrimonio incagliato è bello ma è anche unico. E le altre banche di cui è composto il sistema bancario nazionale che fanno?
4. Mi fa piacere che "tanta" gente si rivolga alle agenzie. Io invece auspico che lo faccia "tutta" la gente e non solo il 40 o 50 per cento di chi cerca casa.
5. Le pecore nere ci sono in tutti i settori e in egual misura. Sono d'accordo! Magari però diciamo anche quante ne sono state espulse dalle associazioni degli agenti negli ultimi anni (1,10,100?).
Guglielmo Pelliccioli[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Risposta di Fiaip a Pelliccioli | Italia | Pelliccioli Guglielmo, Righi Paolo, Fiaip[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
Caro Gugliemo,
i tuoi editoriali sono solitamente pungenti e simpatici, nei confronti della nostra categoria, e hanno sempre avuto il pregio di stimolare la discussione su temi di primaria importanza.
Questa volta però non hai centrato l’obiettivo, milioni di famiglie italiane si rivolgono ogni giorno alle agenzie immobiliari per risolvere i loro problemi abitativi, e ti assicuro che se la categoria fosse così mal vista o poco professionale, nelle nostre agenzie non entrerebbe più nessuno, con il sommo dispiacere di qualcuno…. ma così non è.
Altra cosa è discutere della percezione che le persone hanno in generale delle categorie, e qui caro Guglielmo, potremmo applicare la benda nera e l’uncino a tutte le categorie, politici, avvocati, farmacisti, idraulici, giornalisti ecc. ecc.
Le pecore nere come ben sai esistono in tutte le famiglie e in tutte le categorie, ma la media delle “truffe” o dell’incompetenza degli agenti immobiliari, non è nè più né meno superiore a quella riferita biologicamente alla stupidità umana.
Non hai centrato l’obiettivo nemmeno quando parli di una categoria che scomparirà, perché assorbita da altre professioni (avvocati, ingegneri, geometri, etc.). Infatti, sia la politica che le istituzioni, in Italia ed in Europa, durante il recepimento della direttiva Bolkenstein, hanno accolto in pieno le tesi delle nostre associazioni di categoria, fondate sul concetto che la “professione” dell’agente immobiliare, assorbe una serie di competenze che sono difficilmente riscontrabili, nel complesso, in altre categorie.
L’agente immobiliare quindi, viene visto come un professionista multidisciplinare, che sempre più svolge un ruolo, di consulenza in materia urbanistica, contrattuale, fiscale, peritale, e che grazie al suo lavoro si pone come figura attiva nella difesa e nella tutela del risparmio delle famiglie italiane.
Quindi, Guglielmo, stai tranquillo: la nostra professione non sarà cancellata da nessuno.
Altra cosa è il tema dell’abusivismo, quello fatto dal portinaio, dall’avvocato, dal benzinaio, insomma da tutti coloro che conoscono qualcuno che debba vendere o comprare un immobile.
Purtroppo qui entriamo nel retaggio culturale che ogni persona porta con sé. E così come ci sono ancora coloro i quali agli autogrill si fanno rubare i soldi con il gioco delle tre carte, ci sono anche quelli che mettono i loro risparmi di una vita nelle mani di semplici “conoscenti” sperando di “risparmiare” il prezzo della mediazione.
Sull’abusivismo Fiaip ha lavorato tantissimo e il regolamento d’attuazione alla direttiva Bolkenstein, che uscirà a breve, ne è la riprova. Colgo qui l’occasione, per ringraziare pubblicamente i colleghi di Fimaa e Anama con cui abbiamo lavorato per produrre un documento comune sul tema, che dovrebbe essere stato recepito quasi integralmente dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Ogni giorno in Fiaip giungono mail di persone che hanno subito truffe o danni, da persone che si fingono agenti immobiliari o che addirittura hanno dichiarato fin dall’inizio di non esserlo; ad ognuna di queste persone Fiaip telefona e cerca di capire come aiutarle.
Le risposte fornite alle nostre telefonate, sono alquanto sconcertanti: il 75% dei “truffati” non è a conoscenza della legge che regola la mediazione e pensa che tutti in Italia possano fare l’agente immobiliare. Il risultato è che hanno comunque pagato una mediazione, naturalmente in nero, e successivamente hanno perso anche il denaro della caparra.
Proprio per far crescere la conoscenza dei cittadini in merito alla professione di agente immobiliare, Fiaip, ha creato con Adiconsum – una delle più grandi associazioni italiana dei consumatori - un ente bilaterale, denominato Mediaconsum, la cui presentazione è avvenuta proprio oggi alla Camera dei Deputati.
Il fatto rappresenta un evento storico nel mondo associativo, due rappresentanze che, per la visione comune e generalizzata che abbiamo nel nostro Paese delle relazioni politico-sindacali, dovrebbero essere contrapposte, anziché scontrarsi si uniscono per migliorare il mercato e se mi permetti, senza nemmeno il bisogno di fare manifesti, dare ultimatum a qualcuno, o comprare paginate di giornali. Le nostre realtà associative sostengono senza mezzi termini che la trasparenza nel mercato immobiliare e creditizio possa essere un valore ed uno stimolo per la stessa crescita economica.
Gli agenti immobiliari non sono davvero dei “pirati del mattone” ma sono professionisti e persone accorte, che si informano e non subiscono ingenuamente come osservatori tutto quello che capita nel Real estate.
Per quanto riguarda il contenzioso e le dismissioni, a cui fai riferimento nell’ultima parte del tuo editoriale, sono lieto di comunicarti che Fiaip ha strutturato un sistema per far si che il contenzioso e precontenzioso bancario sia a disposizione dei propri associati. E ormai da sei mesi che una delle più grandi banche Italiane usufruisce della professionalità delle oltre 14.000 agenzie immobiliari associate alla Fiaip che ogni giorno lavorano eticamente, senza indossare bandane nere ed uncino.
Per concludere, caro Guglielmo, i problemi ci sono e la nostra categoria sconta il fatto di non avere una legge professionale che individui uno standard operativo di servizi, da erogare al cliente, e anche su questo ci stiamo muovendo alacremente, ma il quadro che tu tracci non è assolutamente coerente con la realtà. Oppure è possibile anche tu abbia ragione, ma forse frequenti cattive compagnie.
Un caro saluto.
Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Caro Paolo,
ti ringrazio perchè ti prendi sempre la briga di rispondere ai miei editoriali. Però vorrei che prima di farlo li leggessi! Nel caso specifico ho solo difeso la categoria dicendo:
1. Che gli agenti non sono pirati del mattone. Mi pare che l'ironia fosse evidente!
2. Che ci sono categorie di professionisti che avrebbero piacere di sostituirsi agli agenti, fare il loro lavoro e "rubare" le loro provvigioni anzichè svolgere le attività per cui si sono diplomati o laureati. Questi sono i veri abusivi da cui difendersi.
3. Che una grande banca li coinvolga nelle dismissioni del proprio patrimonio incagliato è bello ma è anche unico. E le altre banche di cui è composto il sistema bancario nazionale che fanno?
4. Mi fa piacere che "tanta" gente si rivolga alle agenzie. Io invece auspico che lo faccia "tutta" la gente e non solo il 40 o 50 per cento di chi cerca casa.
5. Le pecore nere ci sono in tutti i settori e in egual misura. Sono d'accordo! Magari però diciamo anche quante ne sono state espulse dalle associazioni degli agenti negli ultimi anni (1,10,100?).
Guglielmo Pelliccioli[/FONT]