sì, ma quando c'è stato un ciclo troppo buono i profitti unità/uomo li devi spalmare per periodi molto più lunghi, le conseguenze poi si pagano per più tempo...se ci fosse stata più accortezza nell'edilizia ci sarebbe stata speranza per tutti, anche per gli ultimi arrivati. E invece non sarà così, l'onda lunga dell'euforia non sarà sufficiente a dar respiro al settore.
Quello che volevo dire è che salvo eccezioni tutti hanno la casa di proprietà(80%) e la cambiano durante la vita una volta. La casa è una necessità non come l'auto che posso compare usata con 5.000 euro o addirittura i mobili da IKEA.
Quindi se metto tutti i settori beni durevoli affiancandoli ancora non trovo una professione con basso capitale investito, appeal, redditività uomo al pari ad agenzia immobiliare.
E' ovvio che poi abbiamo la concorrenza ma questa è una variabile da gestire riuscendo ad essere tra i migliori.
In sostanza: se le cose vanno bene guadagni molto con poco, se le cose vanno male resti in letargo in attesa cambio situazione accontentandoti di guadagnare poco.
Non sono d'accordo nelle colpe del passato: gli acquirenti correvano ad acquistare per paura pagare maggiormente, le agenzie, banche e notai ne beneficiavano.
Oggi c'è il risvolto della medaglia pagata a caro prezzo ma non per questo cambio idea.