CHI PUÒ FRUIRE DELLA DETRAZIONE
Trattandosi di una detrazione dall'IRPEF sono ammessi a fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti coloro che sono assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche, residenti o meno nel territorio dello Stato.
Più in particolare possono beneficiare dell'agevolazione non solo i proprietari degli immobili ma anche tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese; in sostanza i soggetti di seguito indicati:
il proprietario o il nudo proprietario;
il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
chi occupa l'immobile a titolo di locazione o comodato;
i soci di cooperative divise e indivise;
i soci delle società semplici;
gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell'invio della comunicazione di inizio lavori - pdf (vedi più avanti).
Sono definiti familiari, ai sensi dell'art. 5 del Testo Unico delle imposte sui redditi, il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado.
In questo caso (e ferme restando le altre condizioni) la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell'immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l'acquirente dell'immobile ha diritto alla detrazione qualora sia stato immesso nel possesso ed esegua gli interventi a proprio carico.
In questo caso è però necessario che:
il compromesso sia stato registrato presso l'Ufficio competente;
l'acquirente indichi gli estremi della registrazione nell'apposito spazio del modulo di inizio lavori.
Ha diritto alla detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull'immobile, per le sole spese di acquisto dei materiali utilizzati.
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Io la interpreto così:
se i lavori vengono effettuati a cura e spese del proprietario, sarà lo stesso a beneficiare delle detrazioni;
se i lavori vengono effettuati a cura e spese del conduttore, sarà questi a beneficiare delle detrazioni.
*puoi trovare tutte le specifiche clikkando sul seguente link:
Agenzia delle Entrate - 1. La detrazione IRPEF per le spese di ristrutturazione
Se c'è qualche punto che non ti è chiaro lo discutiamo insieme!
Trattandosi di una detrazione dall'IRPEF sono ammessi a fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti coloro che sono assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche, residenti o meno nel territorio dello Stato.
Più in particolare possono beneficiare dell'agevolazione non solo i proprietari degli immobili ma anche tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese; in sostanza i soggetti di seguito indicati:
il proprietario o il nudo proprietario;
il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
chi occupa l'immobile a titolo di locazione o comodato;
i soci di cooperative divise e indivise;
i soci delle società semplici;
gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell'invio della comunicazione di inizio lavori - pdf (vedi più avanti).
Sono definiti familiari, ai sensi dell'art. 5 del Testo Unico delle imposte sui redditi, il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado.
In questo caso (e ferme restando le altre condizioni) la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell'immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l'acquirente dell'immobile ha diritto alla detrazione qualora sia stato immesso nel possesso ed esegua gli interventi a proprio carico.
In questo caso è però necessario che:
il compromesso sia stato registrato presso l'Ufficio competente;
l'acquirente indichi gli estremi della registrazione nell'apposito spazio del modulo di inizio lavori.
Ha diritto alla detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull'immobile, per le sole spese di acquisto dei materiali utilizzati.
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Io la interpreto così:
se i lavori vengono effettuati a cura e spese del proprietario, sarà lo stesso a beneficiare delle detrazioni;
se i lavori vengono effettuati a cura e spese del conduttore, sarà questi a beneficiare delle detrazioni.
*puoi trovare tutte le specifiche clikkando sul seguente link:
Agenzia delle Entrate - 1. La detrazione IRPEF per le spese di ristrutturazione
Se c'è qualche punto che non ti è chiaro lo discutiamo insieme!