Scusa ma se sono un Ingegnere e ho preso in affitto un A/2 per farci uno studio, a mio avviso trattasi di ufficio (posso ricevere clienti), pertanto, sto utilizzando un'abitazione impropriamente (dovrei avere un ufficio!), pertanto, è lo stesso ragionamento di un A/10 utilizzato come abitazione...
L'A/2 lo prendi in affitto con un contratto abitativo ma puoi dedicarne una parte allo studio privato, questo è consentito dalla legge e ci puoi ricevere i clienti su appuntamento. Ciò è dipendente dal tipo di attività svolta e dal modo in cui viene svolta nei locali, nel caso specifico mi sento di dire che non potresti avere dipendenti in pianta stabile ma per questi dettagli il commercialista o l'associazione di categoria son più preparati di me.
L'A/10 lo prendi con un contratto di natura commerciale (diciamo il classico 6+6). Ci svolgi l'attività come meglio credi, dipendenti, collaboratori e quant'altro ritieni opportuno alo svolgimento della stessa ma NON lo puoi usare per abitarci (anche se puoi portarci la residenza).
Anche se non sono un commercialista, penso che il discorso sia analogo, sia se acquisto un immobile uso abitativo, sia uso ufficio.
Vero: come ho accennato dipende da caratteristiche oggettive di chi compra e dal tipo d'investimento che s'intende fare. Sia nell'abitativo che nel commerciale ci possono essere vantaggi per uno dove ci son invece svantaggi per altri e viceversa.
Tu mi hai citato tale legge, valida per le associazioni promozione sociale; per stare tranquilli, questa cosa dovrebbe essere normata per ciascuna attività!
Si: ho usato quello specifico esempio perché l'aps è il soggetto che ha più libertà di movimento, nell'usare un immobile diversamente dalle caratteristiche previste dalla categoria catastale.
Non so se sono completamente d'accordo: mi vien da pensare che da una parte normare ogni singolo codice ATECO in ogni singola forma d'attività (impresa, libero professionista etc...) relativamente ad ogni tipo di categoria catastale potrebbe creare delle difficoltà nel reperire taluni immobili per certe attività e/o in alcune zone geografiche.
Facendo un esempio estremo: sarebbe discriminatorio per l'ingegnere di Paesellodisopra (piccola frazione sperduta sui monti in provincia di Misoninventatounnome) dover adibire la propria attività esclusivamente in un A/10 in quando, a Paesellodisopra, la tipologia costruttiva tipica ed il piano regolatore non han mai previsto l'edificazione di uffici: all'ingegnere toccherebbe scender dal monte tutti i giorni per andar a lavorare...
D'altra parte sarebbe utile in effetti avere una regolamentazione che preveda diritti e doveri così come suggerisci tu. Son combattuto.