Paola13

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Buongiorno, vorrei acquistare un locale accatastato c3 (laboratorio) e andarci a vivere. Quanto costa effettuare il cambio di destinazione? E quanto tempo ci vuole? E, soprattutto, si può fare? Grazie infinite a chi mi risponderà
 

marcanto

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Professionista
Quanto costa effettuare il cambio di destinazione?
E quanto tempo ci vuole?
E, soprattutto, si può fare?
il locale cmq è a Roma, zona centrale
Mi piacciono molto le metafore, esplicitano meglio.
Hai mai provato a farti visitare attraverso una telefonata ?
Chiami il tuo medico e gli descrivi i sintomi, ecco in quel caso avresti più possibilità di riuscita.
In questo caso "diagnosi per telefono" o epistolari non si possono fare.
 

cafelab

Moderatore
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Professionista
Chiami il tuo medico e gli descrivi i sintomi, ecco in quel caso avresti più possibilità di riuscita.

in effetti molta più possibilità,
il cambio di destinazione d'uso a Roma dipende dalla zona di PRG in cui è l'immobile, dai vincoli, se è in zona Unesco o meno, dall'altezza, dalle aperture ecc ecc

potrebbe essere fattibile in una traversa di via Tuscolana dove
molti i negozi sono diventati pseudo appartamenti ultraeconomici
ma decisamente più laboriso in un vicolo a Campo de' Fiori

Il cambio di destinazione d'uso fra categorie differenti (da commerciale a residenziale) si fa con SCIA onerosa,
cioè vanno pagati
  1. gli oneri di costruzione se vengono fatte opere e l'importo dipende dal computo metrico risultante
  2. gli oneri di urbanizzazione se c'è aumento di carico urbanistico (c'è) dipende dai mq
più preciso di così, temo di non poter essere
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Come l'hai fatta lunga, non era meglio:
"In questo caso "diagnosi per telefono" o epistolari non si possono fare."

"Il cambio di destinazione d'uso fra categorie differenti (da commerciale a residenziale) si fa con SCIA onerosa"
ma anche un permesso di costruzione
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Ogni tanto mi scopro logorroico,
a mia discolpa sto esaminando un POS e questo mi rende polemico e tedioso.
Ma in questo caso c'è più di un motivo

il fatto è che la tua metafora è traditrice:
se chiami il tuo medico di base e gli descrivi i tuoi sintomi, lui sulla base della conoscenza della tua storia clinica e tenendo conto del principio del rasoio di Occam (che spiegato agli studenti di medicina suona: se ha quattro zoccoli e una criniera, è un cavallo, non una zebra)
più o meno sa farsi un'idea se sei incinta o se hai l'otite

Mentre in questo caso è come se telefonassi ad un medico a caso e chiedessi
"dotto' mi fa male qui, che può essere? Quanto mi costa guarire?"

Sono due cose completamente differenti, nessuno sano di mente farebbe mai una cosa del genere... per quanto di questi tempi si leggono certe storie...

Ma comunque, non so a te, ma a me da fastidio il fatto che per far comprendere il nostro lavoro bisogna paragonarsi a dottori, dentisti, avvocati...

per cui preferisco passare 5 minuti a spiegare come funzionano le cose piuttosto che liquidare la questione con un "rivolgiti a un tecnico"
che poi in realtà sarebbe la risposta più giusta
 

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