Sembra che da fine anno 2011 sono cambiate ancora le cose. Con il D.L. 201/2011 il governo Monti ha introdotto nuove regole per liberalizzare le attivitá economiche e per far cosi crescere l'Italia. È precisamente l'art. 34, comma 3, lettera d) del D.L. 6-12-2011, n. 201, che toglie - a mio modico avviso - completamente l'incompatibilitá, prevvedendo alla lettera d) che sono abrogate le restrizioni disposte dalle norme vigenti (nel ns. caso la L.39/89 ecc.) che limitano l'esercizio di una attività economica ad alcune categorie .... Vuol dire, che la attivitá di mediazione immobiliare non é piu assegnata esclusivamente all'agente immobiliare, ma che anche altri soggetti - sempre che siano in possesso dei requisiti professionali (patentino, ecc.) possono esercitare la mediazione immobiliare.
Che l'articolo 34 del D.L. 201/2011 sia da applicare anche ai mediatori credo è pacifico. Almeno leggendo la richiesta di parere avanzato in nome dell'associazione F.I.M.A.A. (associazione con oltre 14.000 iscritti), dal presidente dell'associazione dei mediatori e agenti, Valerio Angeletti, datata con gennaio 2012. Anche se la citata richiesta riguarda i mediatori creditizi. Angeletti rafforzata anche la tesi che i mediatori non rientrano nell'ambito di esclusione previsto dal punto 8 dell'art. 34 del D.L. 201/2011. Infatti gli agenti immobiliari sono ausiliari del commercio e non professionisti! È cosi e rimarra cosí.
I mediatori non hanno bisogno di nascondersi dietro questa incompatibilitá. Non conta l'iscrizione in un albo o un ruolo, il cliente valuta la competenza del suo partner. La prestazione del mediatore deve portare un valore aggiuto per il cliente, quello fa sopravvivere l'agenzia. La liberalizzazione per qualche agente sará la fine, peró per quelli abili sará il futuro.