Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
...anch'io agirei legalmente per l'esecuzione forzata dell'atto (se questo immobile ti piace così tanto), perché è molto probabile che la decisione di non vendere a te sia motivata dal fatto di avere un'offerta più alta che copre ampiamente il doppio della caparra .
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
può essere anche solo un ripensamento per la vendita ad un prezzo "troppo basso" ..
di certo questo comportamento deve avere delle conseguenze adeguate
 

Rosa1968

Membro Storico
di certo questo comportamento deve avere delle conseguenze adeguate
Vedi Tobia, da quello che ho letto nel post dell'utente, ho percepito che non c'è stato l'incontro delle parti. Il rischio che si corre con le caparre basse è proprio questo. Io preferisco sempre un atto con migliore completezza e forma un contratto che non dia adito al dubbio sul diritto in forma specifica dell'atto alla parte adempiente. Se aveva una proposta più alta bah magari con una caparra più sostanziosa forse non si sarebbe arrivati a questo. Poi per l'amor di dio, potrebbero esserci problemi molto più gravi. Però il contratto, la forma e quant'altro aiuta molto in questi casi.
 

MABRAS

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Anche io ho il fondato sospetto che i venditori abbiano deciso di giocare al rilancio con qualcun altro, una volta avuta in tasca la prima offerta concreta, e abbiano ottenuto una seconda offerta decisamente più vantaggiosa.
Voi che fareste?
 

gio10372

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se l'agente immobiliare ha fatto controfirmare per accettazione la proposta al venditore, ha dato avviso con A/R all'acquirente nei modi previsti di legge, è in regola a tutti gli effetti; se poi il venditore non ha voluto ritirare gli assegni sono cavoli suoi, l'importante che l'AI li tenga in deposito presso l'agenzia; a questo punto l'acquirente può chiedere indietro il doppio della caparra anche se gli assegni non sono stati incassati, e l'agenzia può chiedere il pagamento della provvigione ad entrambe le parti, in seguito l'acquirente farà rivalsa sul venditore per quanto riguarda la provvigione. Comunque vi invito a rivolgervi ad un legale.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Se l'agente immobiliare ha fatto controfirmare per accettazione la proposta al venditore, ha dato avviso con A/R all'acquirente nei modi previsti di legge, è in regola a tutti gli effetti; se poi il venditore non ha voluto ritirare gli assegni sono cavoli suoi, l'importante che l'AI li tenga in deposito presso l'agenzia; a questo punto l'acquirente può chiedere indietro il doppio della caparra anche se gli assegni non sono stati incassati, e l'agenzia può chiedere il pagamento della provvigione ad entrambe le parti, in seguito l'acquirente farà rivalsa sul venditore per quanto riguarda la provvigione. Comunque vi invito a rivolgervi ad un legale.

.... e si se l'AI non avesse notificato l'accettazione all'acquirente sai che problema.
...in effetti l'acquirente potrebbe dire: "non mi hai notificato l'accettazione quindi non voglio il doppio della caparra"
 

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