Ed è esattamente quello che ha descritto Valeria con il suo sfogo, come sa chiunque ha a che fare col mondo delle locazioni.
Qui non si contesta chi abbia ragione o torto, si contesta il fatto che lo stato non tutela i diritti di nessuno (locatore o conduttore che sia). Se poi uno vuole prenderne atto bene, altrimenti...
non è un obbligo scrivere
Affermazioni ridicole.
Posto che obbligatorio, e' solo morire, mentre scrivere, affittare, vendere etc e' facoltativo.
Lo sanno anche i sassi.
Nella mia attivita' di intermediazione ad esempio, evito di occuparmi di locazioni e per le problematiche (risapute) con i locatori, che ivi sono state esposte dalla
@Valeria Morselli, e per scongiurare la frequentazione presso l'ufficio, di pessima clientela, che vorrebbe il bene in conduzione, senza avere o avendo scarse referenze da presentare.
Altri colleghi invece si specializzano esclusivamente sugli affitti.
Lo stato, poco c'entra, con le negoziazioni e i contratti sottoscritti tra privati.
Sia nel mondo delle locazioni sia in qualsiasi altro pianeta contrattuale.
Pensiamo, solo per citarne alcuni, ai contratti di mutuo, finanziamenti, fidi di cassa etc..
Che vengono prima richiesti ed erogati, per poi frequentemente, non essere rispettati dai trenti.
Cio' nostante, siano presenti le garanzie congrue e necessarie, oltre a tutta la "buona volonta" iniziale, del soggetto richiedente.
Quando accadono le inadempienze bisogna seguire le procedure.
Diversamente sarebbe il far west.
Le prassi oltre ad essere efficaci, prevedono per le eventuali attese "bibliche", interessi, more, sanzioni etc. a carico della parte che si e' resa inadempiente, che sia dapprima, ritenuta debole oppure no.
Se puo' restare compresinbile, osservare lo sfogo di un privato, "non addetto ai lavori", diverso e' leggerli di questa specie, se provengono da un professionista, che invece dovrebbe esserlo.
Come a dire che, se vero e' che l'ignoranza, e' un diritto universale riconoscibile a tutti, taluni altri a volte, se ne fanno un dovere.