Buongiorno, ho appena fatto una proposta di acquisto, tramite agenzia immobiliare, di una casa versando una caparra, assegno intestato al venditore, di 5000e come deposito fiduciario da scalare poi al rogito . Nella proposta chiedo di NON fare il compromesso ma di andare direttamente al rogito entro un mese. Ora però sembra che il proprietario non riesca ad uscire entro un mese quindi probabilmente chiederanno di spostare la data del rogito a 2 mesi (sempre senza compromesso e mantenendo la caparra di 5000e).
Come tutelarsi bene se poi il venditore non potesse più rogitare, per evitare di perdere la caparra? So che che in tal caso si avrebbe diritto al doppio della caparra, ma non voglio fare cause ed avere problemi : mi interessa soltanto non perdere la caparra e riaverla indietro subito. Si potrebbe chiedere all agenzia di tenere l assegnò in deposito fino al rogito?
Come tutelarsi bene se poi il venditore non potesse più rogitare, per evitare di perdere la caparra? So che che in tal caso si avrebbe diritto al doppio della caparra, ma non voglio fare cause ed avere problemi : mi interessa soltanto non perdere la caparra e riaverla indietro subito. Si potrebbe chiedere all agenzia di tenere l assegnò in deposito fino al rogito?