Difficile esprimersi...
Un cartello è comunicazione pura e non esistono regole, ma solo
canoni che si possono rispettare o meno. Un po' come in fotografia.
Poi un cartello
comunica qualcosa. Quindi quello di Tobia comunica pulizia, ordine ed equilibrio. Quello di Antonio Iper attività, caos e voglia di lavorare.
Probabilmente un cliente più che farsi un'idea della casa, si farà un'idea dell'agenzia che in questi due casi sarà molto diversa. Ma c'è un meglio e un peggio. No. O meglio dipende. Dipende da cosa volete comunicare a un cliente.
Credo che non si possa
giudicare.
L'unico modo per capire se si è sulla strada giusta è
misurare. Ovvero sperimentare e misurare il risultato. Cosa assai complessa.
Poi c'è un altro argomento: E' corretto
vendere l'agenzia insieme alla casa? Funziona? E' corretto
fare brand su un cartello Vendesi?
Vogliamo vendere la casa o l'agenzia?
Non sono un esperto e vi riporto la mia piccola esperienza di web marketing ricorrendo a un esempio famoso.
Quando S.P.Jobs commissionò la pubblicità del primo iPod decise che tutto quello che la gente doveva pensare riguardo l'iPod, il dispositivo, la musica on line, il carica batteria, il prezzo ecc ecc, fosse racchiusa una tag line:
«1.000 canzoni in tasca»
Questo genere di messaggio è quanto di più funzionale esista in pubblicità. Parafrasando il defunto leader della Mela, si potrebbe scimiottare trovando una frase che identifichi inequivocabilmente la migliore caratteristica di una casa mettendola in mostra, facendone un prodotto.
«Il Terrazzo nel Centro di Milano»
Serve davvero vendere anche l'agenzia? Cosa vogliamo dal cartello? Qual'è la sua funzione?
Non è forse attirare contatti intorno a un immobile? O intorno a un'agenzia?
Semplificare, semplificare, semplificare. Le cose semplici si capiscono prima e meglio.