L'occasione di questo post mi permette di effettuare alcuni approfondimenti doverosi.
Negli ultimi anni sono state aperte decine di agenzie "immobiliari" specializzate nel settore delle aste e sono sorti alcuni franchising che si occupano solo di queste transazioni.
Anche i portali hanno adeguato il proprio supporto consentendo a qualsiasi agenzia di pubblicizzare le vendita all'asta con l' obbligo di indicare la natura della vendita forzata.
Queste agenzie, spesso e volentieri, si limitano ad effettuare un "copia incolla" degli annunci del tribunale, senza effettuare sopralluoghi o analisi effettivamente approfondite degli avvisi e delle perizie.
L'obiettivo è spesso quello di acquisire una "quota di iscrizione" che darebbe diritto alla segnalazione di immobili in vendita tramite asta, segnalazioni che chiunque potrebbe ottenere gratuitamente con la semplice consultazione di siti specializzati e/o delle apposite sezioni del sito del tribunale.
Spesso, ad interagire con questi soggetti sono gli acquirenti stranieri. La scarsa conoscenza della lingua e delle procedure ed il reperimento degli immobili all'interno delle liste ordinarie di immobiliare.it o casa.it che trae in inganno i più sprovveduti con l'idea che si possa trattare di un acquisto "normale", rende questi soggetti più facilmente raggirabili.
Poi, nascono i problemi....alcuni non riescono a perfezionare l'acquisto perchè la banca non è in grado di mutuare in presenza di importanti abusi, o si rendono conto solo dopo l'aggiudicazione della presenza di gravami importanti come, ad esempio, la presenza di una convenzione PEEP o di un ordine di demolizione non ancora eseguito.
Insomma, per concludere. Come in passato sono sorte alcune agenzie specializzate in locazioni che attraevano tanti clienti stranieri con annunci di locazioni (spesso inesistenti) e che, a fronte del pagamento di una quota a perdere, si limitavano a fornire inutili liste di numeri telefonici appartenenti a sedicenti proprietari di casa interessati a reperire buoni conduttori. Ora la nuova moda è quella delle agenzie specializzate in aste che, a fronte della mera pubblicazione delle medesime foto estratte dal tribunale, facciano pagare una quota a perdere per segnalare quegli stessi immobili reperibili sulle piattaforme web, senza fornire alcun supporto di reale valore....
Negli ultimi anni sono state aperte decine di agenzie "immobiliari" specializzate nel settore delle aste e sono sorti alcuni franchising che si occupano solo di queste transazioni.
Anche i portali hanno adeguato il proprio supporto consentendo a qualsiasi agenzia di pubblicizzare le vendita all'asta con l' obbligo di indicare la natura della vendita forzata.
Queste agenzie, spesso e volentieri, si limitano ad effettuare un "copia incolla" degli annunci del tribunale, senza effettuare sopralluoghi o analisi effettivamente approfondite degli avvisi e delle perizie.
L'obiettivo è spesso quello di acquisire una "quota di iscrizione" che darebbe diritto alla segnalazione di immobili in vendita tramite asta, segnalazioni che chiunque potrebbe ottenere gratuitamente con la semplice consultazione di siti specializzati e/o delle apposite sezioni del sito del tribunale.
Spesso, ad interagire con questi soggetti sono gli acquirenti stranieri. La scarsa conoscenza della lingua e delle procedure ed il reperimento degli immobili all'interno delle liste ordinarie di immobiliare.it o casa.it che trae in inganno i più sprovveduti con l'idea che si possa trattare di un acquisto "normale", rende questi soggetti più facilmente raggirabili.
Poi, nascono i problemi....alcuni non riescono a perfezionare l'acquisto perchè la banca non è in grado di mutuare in presenza di importanti abusi, o si rendono conto solo dopo l'aggiudicazione della presenza di gravami importanti come, ad esempio, la presenza di una convenzione PEEP o di un ordine di demolizione non ancora eseguito.
Insomma, per concludere. Come in passato sono sorte alcune agenzie specializzate in locazioni che attraevano tanti clienti stranieri con annunci di locazioni (spesso inesistenti) e che, a fronte del pagamento di una quota a perdere, si limitavano a fornire inutili liste di numeri telefonici appartenenti a sedicenti proprietari di casa interessati a reperire buoni conduttori. Ora la nuova moda è quella delle agenzie specializzate in aste che, a fronte della mera pubblicazione delle medesime foto estratte dal tribunale, facciano pagare una quota a perdere per segnalare quegli stessi immobili reperibili sulle piattaforme web, senza fornire alcun supporto di reale valore....