Gentili amici, una domanda non “semplice”.
A maggio abbiamo avanzato proposta di acquisto per una porzione di bifamiliare.
La cifra pattuita sul compromesso per la casa finita era di 223 mila euro.
Sul compromesso (non registrato) è citato il fatto che la casa sarebbe stata eseguita secondo capitolato concordato.
A luglio abbiamo rogitato la casa con ancora dei lavori da finire, con la promessa da parte del Costruttore che si sarebbe ultimato tutto a breve.
Ed in effetti sembravano poche cose, tali da non impedire il rogito avvenuto appunto a luglio con il trasferimento dell’importo totale.
Siamo quasi a dicembre e purtroppo la casa è ben lungi dall’essere eseguita secondo capitolato.
Mancano le soglie alle finestre, l’impianto termosanitario deve essere ancora ultimato, i punti luce sono parzialmente funzionanti, ed infine abbiamo rilevato una miriade di non conformità.
Cito solo ad esempio i balconi che non si chiudono, la porta blindata che ha una fessura di 10 millimetri e non chiude bene, i fermabalconi che si staccano e molto altro ancora.
Da notare bene: sul rogito firmato a luglio il notaio ha scritto che “accettiamo la casa nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”.
Al di là dell'enorme ingenuità da parte nostra, la domanda è questa: la dicitura cui sopra scritta nel rogito solleva giuridicamente il Costruttore dal portare a compimento i lavori non eseguiti secondo capitolato e a non rispondere di quanto non conforme rilevato post-rogito?
Vale secondo voi la pena di adire vie legali? o visto quanto scritto nel rogito sarebbero ulteriori soldi persi?
Grazie per avermi letto e per ogni buon consiglio e punto di vista.
A maggio abbiamo avanzato proposta di acquisto per una porzione di bifamiliare.
La cifra pattuita sul compromesso per la casa finita era di 223 mila euro.
Sul compromesso (non registrato) è citato il fatto che la casa sarebbe stata eseguita secondo capitolato concordato.
A luglio abbiamo rogitato la casa con ancora dei lavori da finire, con la promessa da parte del Costruttore che si sarebbe ultimato tutto a breve.
Ed in effetti sembravano poche cose, tali da non impedire il rogito avvenuto appunto a luglio con il trasferimento dell’importo totale.
Siamo quasi a dicembre e purtroppo la casa è ben lungi dall’essere eseguita secondo capitolato.
Mancano le soglie alle finestre, l’impianto termosanitario deve essere ancora ultimato, i punti luce sono parzialmente funzionanti, ed infine abbiamo rilevato una miriade di non conformità.
Cito solo ad esempio i balconi che non si chiudono, la porta blindata che ha una fessura di 10 millimetri e non chiude bene, i fermabalconi che si staccano e molto altro ancora.
Da notare bene: sul rogito firmato a luglio il notaio ha scritto che “accettiamo la casa nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”.
Al di là dell'enorme ingenuità da parte nostra, la domanda è questa: la dicitura cui sopra scritta nel rogito solleva giuridicamente il Costruttore dal portare a compimento i lavori non eseguiti secondo capitolato e a non rispondere di quanto non conforme rilevato post-rogito?
Vale secondo voi la pena di adire vie legali? o visto quanto scritto nel rogito sarebbero ulteriori soldi persi?
Grazie per avermi letto e per ogni buon consiglio e punto di vista.