Ciao Antonello, ti ringrazio molto per la risposta completa ed esaustiva sull'argomento .
Riepilogando quindi anche se si tratta di un manufatto (non di una casa di abitazione),posto stabilmente su carrello rimorchio regolarmente targato ed assicurato e permanentemente su ruote (vere), totalmente staccato dal suolo e senza alcun collegamento ad esso, con la evidente destinazione a deposito attrezzi, devo sottostare secondo quanto disposto dalla sentenza della Cassazione al vigente regolamento edilizio del comune di Roma e quindi dovrei chiedere i vari permessi di costruire come se fosse una casa?
In effetti l'unica caratteristica che riscontro di avere in comune con quelle elencate nelle motivazioni della sentenza, è la mancanza di precarietà e temporaneità del manufatto
A me serve infatti un ricovero stabile e duraturo per le varie attrezzature.
Quindi mio malgrado proverò a chiedere alla mia circoscrizione" istruzioni per l'uso".
Ringrazio ancora tutti quelli che mi hanno "illuminato" e chiudo la discussione.
Saluti cordialissimi
Salve Cafelab, leggo solo ora il tuo messaggio, e sono perfettamente d'accordo con te.
Dal momento che l ultima parola credo spettI all'ufficio tecnico della mia circoscrizione e per evitare sgradevoli interventi dei vigili urbani, e considerato come avevo supposto che la materia si presta a diverse interpretazioni, non mi resta che andare dal "decisore" e attenermi alle sue decisioni "ufficiali".
All' inizio di questa discussione immaginavo che esistessero leggi chiare e precise a cui attenermi, Ma mi sbagliavo .
Infatti dopo aver letto quanto descritto nei vari interventi nel forum sull'argomento, mi si è confermato il concetto che la burocrazia è stata creata apposta dallo stato per controllare qualsiasi attività ma lasciando margini interpretativi discrezionali ai singoli decisori in modo da lasciare spazio a eventuali interessi personali.
Ancora grazie e ti saluto cordialmente
Riepilogando quindi anche se si tratta di un manufatto (non di una casa di abitazione),posto stabilmente su carrello rimorchio regolarmente targato ed assicurato e permanentemente su ruote (vere), totalmente staccato dal suolo e senza alcun collegamento ad esso, con la evidente destinazione a deposito attrezzi, devo sottostare secondo quanto disposto dalla sentenza della Cassazione al vigente regolamento edilizio del comune di Roma e quindi dovrei chiedere i vari permessi di costruire come se fosse una casa?
In effetti l'unica caratteristica che riscontro di avere in comune con quelle elencate nelle motivazioni della sentenza, è la mancanza di precarietà e temporaneità del manufatto
A me serve infatti un ricovero stabile e duraturo per le varie attrezzature.
Quindi mio malgrado proverò a chiedere alla mia circoscrizione" istruzioni per l'uso".
Ringrazio ancora tutti quelli che mi hanno "illuminato" e chiudo la discussione.
Saluti cordialissimi
Salve Cafelab, leggo solo ora il tuo messaggio, e sono perfettamente d'accordo con te.
Dal momento che l ultima parola credo spettI all'ufficio tecnico della mia circoscrizione e per evitare sgradevoli interventi dei vigili urbani, e considerato come avevo supposto che la materia si presta a diverse interpretazioni, non mi resta che andare dal "decisore" e attenermi alle sue decisioni "ufficiali".
All' inizio di questa discussione immaginavo che esistessero leggi chiare e precise a cui attenermi, Ma mi sbagliavo .
Infatti dopo aver letto quanto descritto nei vari interventi nel forum sull'argomento, mi si è confermato il concetto che la burocrazia è stata creata apposta dallo stato per controllare qualsiasi attività ma lasciando margini interpretativi discrezionali ai singoli decisori in modo da lasciare spazio a eventuali interessi personali.
Ancora grazie e ti saluto cordialmente
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