consideri quanto esposto in una valutazione immobiliare?
Molto sinteticamente. Quando devo fare una valutazione commerciale, perchè per noi agenti è questo il rilevante non calcolare valori teorici assoluti, mi guardo i valori in zona e verifico se vi sono particolari scostamenti e se sono in corrispondenza di caratteristiche comuni. Non ha alcun senso commercialmente dire che la presenza di un doppio ascensore mi porta l'immobile a valere lo 0,23% in più.
Mi è capitato che due clienti avessero scaricato da qualche sito le vecchie tabelle, credo fossero di Gabetti, dove venivano dati tutti i parametri incrementativi e decrementativi per calcolare il valore dell'immobile. Avevano ottenuto dei valori che nulla avevano a che fare con la realtà dei loro immobili. E questo non per l'erroneità a prescindere dei pesi dei parametri, ma perchè l'interpretazione di parametri obbligatoriamente soggettivi (stato manutentivo, pessimo, medio, buono, etc.) annulla qualsiasi pretesa di oggettività. Risultato: io tacciato di voler svendere e loro che in un momento di mercato buono non hanno venduto a distanza di un anno.
Per questo credo che sia più importante, soprattutto a livello fiscale, individuare pochi parametri essenziali e che rispondano alla natura della tassazione (reddito teorico dell'immobile? imposta sulla semplice esistenza?) piuttosto che pensare ad introdurre algoritmi complessi per avere "il Valore".