1a)
1b) Guarda anche l'esempio n°16 alle pagg.43 e 44. In questo caso, mi parrebbe di capire, va dichiarato il reddito di giugno, luglio, agosto 2010 ridotto forfettariamente del 15% perchè superiore ai 5/12 della rendita catastale rivalutata maggiorata di 1/3. Tu che ne pensi?
La risposta è "quasi sì" : quasi perchè non si tratta della dichiarazione, ma dell'acconto 2011 da versare.
Ho dovuto rileggere due volte l'esempio per capirne qualcosa. Credo che debba essere inteso nel seguente modo:
- il paragrafo tratta delle modalità di calcolo degli acconti.
- es. 16 in particolare fa esempio di calcolo del "SOLO acconto IRPEF" da versare nel 2011, in presenza di immobile assoggettato a C.S.
- l'acconto 2011 che si sarebbe calcolato fino a prima della cedolare, cioè il 99% del reddito 2010, risulterebbe in sede di dichiarazione 2012 eccessivo, se da sett a dic 2011 si vuole esercitare la CS (e si è versato nel 2011 acconto specifico)
- L'ultimo capoverso di pag. 42 specifica che è sempre possibile versare l'acconto 2011 sulla base del reddito presunto: in questo caso specifica anche che risulterà "correttamente determinato" se pari al 99% dell'IRPEF relativa all'anno precedente detratti gli importi per i quali nel 2011/12 si avvale della cedolare.
- tornando all'es. 16, per calcolare l'acconto 2011 da imputare ad IRPEF ordinaria, annullerà (cioè non considererà) le entrate da sett-dic 2011 che assoggetterà a CS.
- restano quindi 5 mesi a disposizione (rendita maggiorata di 4/3) e giu-lug-ago affittati
- il calcolo mostrato è quello che su Unico si espone su più righi. Si deve confrontare la rendita catastale degli 5 mesi, rispetto ai canoni percepiti (3 mesi) tassabili con IRPEF tradizionale
- qui secondo me l'esempio conclude in modo equivoco: sembrerebbe che si debba versare un acconto derivante dalla somma della rendita dei 5 mesi + 85% dei 3 mesi di fitto;
- le istruzioni IRPEF prevedono invece che si consideri il maggiore dei due. In proposito mi viene un ulteriore dubbio, che proverò a simulare sul SW uniconline: è se il confronto da effettuare sia tra 8 (otto) mensilità in base alla rendita catastale, rispetto ai 3 mesi in base al canone. [cosa che in sostanza avviene sui 12 mesi quando il canone annuale, o quello percepito, è inferiore alla rendita catastale]
Al di là del tecnicismo, l'esempio conferma la possibilità di ricalcolare l'acconto IRPEF sottraendo il contributo degli importi da canone che saranno trattati con la cedolare. Quanto all'importo occorre però stare attenti a non sottostimare.
2) Pare proprio così. Infatti, la cosa è strana. Ai fini IRPEF, alle unità immobiliari tenute a disposizione (allacciate alle reti dell'energia elettrica, acqua e gas) l'aumento di 1/3 si applicava alla frazione di anno = in colonna 2 (Utilizzo) del quadro RB si scriveva il numero 2. Si scriveva, invece, il numero 9 (altri casi), senza applicare l'aumento di 1/3, per lo sfitto vero e proprio (unità immobiliare priva di allacciamento energia elettrica, gas, acqua) o comodato.
Secondo te, la casalinga di Voghera, il prossimo anno, riuscirà a capirci qualcosa?
Già nelle istruzioni UNICO 2008 era precisato che si applicava la maggiorazione anche per gli immobili destinati alla locazione ma rimasti sfitti: la maggiorazione era esclusa solo se privi di allacciamenti. Me ne ero dimenticato.
Il mio dubbio era però realmente un altro: come comportarsi con un immobile locato, di cui si è optato per la CS, è che rimarrà sfitto a seguito di risoluzione anticipata del conduttore: non è previsto alcun esempio: c'è da sperare che sia applicabile anche agli acconti la regola del ricalcolo presunto, in cui adeguarsi nel 1° e 2° acconto CS.