giusto...la domanda protocollata significa che la richiesta e' stata fatta..ma non certo determina la sicurezza di avere il certificato di agibilita'.
quindi??? Ho capito che addirittura al rogito il venditore potrebbe essere inadempiente se non me lo consegna.
ho letto da tante parti che si puo' comprare anche senza certificato di agibilita'.
questa che compro e' la casa della nostra vita, spero quindi di viverci per tutta la vita....
mettiamo che al rogito, il venditore non ha il documento perche' proprio non ha fatto in tempo ad averlo ed ha almeno la domanda protocollata, glielo ricordero'
ai primi di settembre.... ed io volessi comprare lo stesso la casa, anche perche'
sono convinto che l'agibilita' ci debba essere...posso continuare a vivere in quella casa per tutta la vita???
E magari con calma chiedo io il certificato in comune???
Scusate ma io conosco un sacco di persone che hanno comprato casa usate in questi ultimi anni, e ho provato a chiedere ma nessuno di loro ha richiesto ed ottenuto il certificato di agibilita' dal venditore.
io ci capisco poco ma mi sembra cosi' strano.
buon compleanno a bruno sulis.
Ti riporto quanto avevo già scritto in un altro 3d similare:
Il requisito dell’agibilità, sia sotto il profilo sostanziale della sussistenza dei requisiti oggettivi sia sotto il profilo formale della sussistenza del documento, è una circostanza lasciata all’autonomia delle parti.
La stipula di un atto di vendita avente ad oggetto un fabbricato privo del certificato di agibilità è giuridicamente possibile e lecita [ex art. 28, co. 2°, L. n. 89/1913 (Legge Notarile): il notaio non può rifiutarsi di stipulare un atto di trasferimento in assenza di agibilità, se espressamente richiesto dalle parti, essendo obbligato alla stipula in forza dell’art. 27 della stessa legge.]
In assenza di esplicite previsioni contrattuali, l’obbligo di procurare l’ottenimento del certificato continua a gravare sul venditore configurandosi il trasferimento di immobile non munito dei requisiti per ottenere l'agibilità come un trasferimento di
aliud pro alio (faccio presente che in una recente sentenza della Cassazione., 21 gennaio 2013, n. 1373, al fine di risolvere un contratto per "aliud pro alio" non basta il rilievo che si tratti di un fabbricato privo del certificato di agibilità)
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Nulla vieta alle parti di autoregolamentarsi come meglio credono, nella loro più assoluta e piena libertà... basta essere consapevoli.
Io mi tutelerei cmq... se posso... obbligandoli alla consegna entro il... visto che con quella sentenza praticamente si evidenzia come sia difficile far poi valere i propri diritti... ma questo... è un mio parere.
PS: auguri @
Bruno Sulis