Il documento che hai allegato ce l'ho anch'io. In effetti non è per niente chiaro, e la tua interpretazione non è così azzardata. Sul più autorevole e pratico Frizzera, però, "Guida pratica fiscale - Imposte dirette", sul capitolo dei Redditi diversi, è esplicitamente menzionata la plusvalenza derivante dalla cessione di contratti.
In ogni caso, riporto anche un
documento FIAIP dove, a proposito di imposte indirette, si dice:
"Le cessioni di contratti di ogni tipo ed oggetto se effettuate dietro corrispettivo costituiscono
prestazioni di servizi ai sensi dell’art. 3, secondo comma, n. 5, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Pertanto, in presenza dei presupposti soggettivi ed oggettivi, anche le cessioni dei contratti di locazione e di affitto sono soggette all’imposta sul valore aggiunto e in tal caso – per l’alternatività tra l’imposta sul valore aggiunto e l’imposta di registro, stabilita dall’art. 40 del Testo unico dell’imposta di registro – alla sola imposta di registro nella misura fissa c.d. “ Tassa d'Atto” di Euro 67,00 per le locazioni e di Euro 168,00 per gli altri atti ." Nel documento poi si parla esplicitamente delle imposte di registro da pagare. Ma queste sono imposte indirette. Troverei stranissimo, però, che non conseguano imposte dirette sulla plusvalenza per prestazioni di servizio.
Ora, già dalla definizione di "redditi diversi" mi pare evidente che essendoci un incremento di ricchezza (per dirla secondo i criteri del citato art. 67 del DPR 22.12.1986 n. 917) le tasse andranno sempre e comunque pagate.
Per ulteriore scrupolo sottoporrò la questione al commercialista, anche se ne ho già parlato ampiamente a suo tempo. Sono certo però di aver pagato le imposte su una operazione di questo genere (fatta come privato e non come società) e so per certo che anche altri amici hanno pagato, supportati anche da quanto suggerito dal notaio.