Vi dico quello che penso...
Ci sono due livelli di valutazione giuridica della questione.
Il diritto alla residenza in quanto diritto "soggettivo".
E' un diritto che favorisce accesso alla sanità pubblica, all'esercizio del diritto di voto, alla possibilità di richiedere certificati e documento d'identità.
E' ovviamente un diritto soggettivo perchè addirittura prescinde dalla possibilità di disporre di una dimora e le anagrafi dei comuni (non di tutti ma per loro demeriti) possono registrare la residenza presso abitazioni fittizie ("via dei senza fissa dimora"... )
A mio avviso si tratta di un diritto innegabile al cittadino proprio perchè attiene a fondamentali costituzionali.
Altra questione riguarda le norme urbanistiche che hanno invece una valenza oggettiva in quanto prescindono dal soggetto che occupa l'immobile ma stabiliscono se esiste un abuso costruttivo o di destinazione e lo sanzionano come previsto.
Così, se il vigile che deve accertare il fatto che Tizio dimori nell'immobile A, non ha alcuna autorità per disquisire sulle caratteristiche tecniche dell'immobile ma deve limitarsi ad accertarne la fruizione da parte del richiedente, dall'altra parte l'ufficio tecnico può far valere l'uso irregolare del fabbricato, sanzionarlo, multarlo e richiederne l'eventuale ripristino.
Va inoltre sottolineato che possono esistere altre limitazioni, stabilite per legge, all'esercizio di un diritto soggettivo. L'esempio sulla residenza è dato dalla legge Lupi-Renzi del 2014 che, per combattere l'occupazione abusiva degli immobili, ha stabilito la nullità degli atti di richiesta della residenza in assenza di un giusto titolo o dell'autorizzazione dell'avente diritto.
In questo caso, l'ufficiale all'anagrafe, può escludere la concessione della residenza pure in un immobile di tipo residenziale perfettamente conforme alla normativa edilizia. Si tratta di una normativa che, in fin dei conti, mette a confronto due elementi costitutivi imprescindibili della nostra società. Il diritto alla residenza e quello all'inviolabilità della proprietà privata.