Si hai ragione, c'è un sacco di spazzatura in rete.
Mi sembra francamente ingrato definire "spazzatura" i portali "minori". Semplicemente alcuni sono siti non all'altezza delle prestazioni che ci servono affinchè sia utile pubblicare annunci.
Vedo due aspetti che possono interessarci:
Primo aspetto:
1. Fornire contatti (ovvero ottima navigabilità per l'utente
2. Fornire contatti qualificati
3. Fornire un adeguato servizio tecnico (aggiornamento, cancellazione degli annunci, buona presentazione)
4. Filosofia commerciale in linea con quella delle agenzie (no annunci dei privati, non denigrazione del lavoro delle agenzie, provvigioni, ecc.).
Allo stato attuale nessun portale offre queste cose tutte insieme. Questo è il problema.
Il secondo aspetto non meno importante è che il 99,9% dei colleghi ignora del tutto le dinamiche del web, e quindi non sa cosa dovrebbe aspettarsi da un portale a prescindere che sia gratuito che a 5.000 euro l'anno. Quindi l'atteggiamento di quel 99,9% è pubblicare ovunque nel tentativo di massimizzare il canale pubblicitario incorrendo in un errore fatale proprio per i quattro punti su esposti.
Per carità non sta certo a me insegnare niente a nessuno, intendiamoci... ma nel nostro piccolo se ci costruiamo un gestionale intorno alle nostre esigenze occorre totale trasparenza e il massimo delle performance soprattutto nella sostanza. E' questa è sostanza pura.
Gli unici vantaggi che credo apportino tutti questi portali minori è, ma forse mi sbaglio, una maggiore indicizzazione su Google (che è poi quello che ci interessa), in quanto tante più volte è ripetuto il mio annuncio di "trilocale in vendita a Barcellona pozzo di gotto" su varie pagine di vari siti, quanto migliore dovrebbe essere il suo posizionamento sui motore di ricerca, ma forse ho detta una baggianata e non funziona cosi.
Esatto non funziona affatto così. La ripetizione è generalmente penalizzata da google, e gli confonde parecchio le idee. Ad ogni modo la presenza su Google (ma non solo) è un fattore tecnico dell'azienda che si preoccupa di fornire un servizio, non è affar nostro. A noi interessa che ci arrivino delle telefonate di gente davvero interessata ai nostri immobili. Quindi l'unico modo per capire se un portale "è buono" per noi è valutare la quantità e la qualità dei contatti che ci arrivano da quel portale. Secondariamente, provare a cancellare un annuncio o a modificare un prezzo e vedere in quante ore/giorni/settimane avviene la modifica sul portale. Di norma, per un servizio qualitativamente sufficiente non dovrebbe superare le 24 ore. Per un buon servizio, qualche ora, per un ottimo servizio, minuti.
Tieni conto che su oltre il 70% dei portali gli annunci modificati/rimossi restano per mesi e mesi intonsi.
L'altra utilità è forse quella di frenare un pò l'inevitabile monopolio che scaturirebbe dall'assenza assoluta di concorrenza in questa fetta di mercato, con l'il conseguente e certo aumento dei costi che già oggi viaggiano su una media di € 800-1000/annui x portale.
Mah, in un settore con 100 e più portali direi che il monopolio è un concetto sconosciuto
Aggiungo un ultima nota. Non tutti i portali sono uguali. Ce ne sono sostanzialmente di tre tipi:
1. Quelli che io chiamo "portali veri", cioè aziende che hanno costruito il proprio portale e commercializzano i propri spazi in proprio proponendo un servizio gratuito o a pagamento diretto. Cioè tu vai li inserisci/cancelli/aggiorni i tuoi annunci.
2. Quelli che io chiamo "portali pirata", ovvero quelle aziende che "scambiano" gli annunci sui quali tu non hai nessun controllo. Sono a mio modo di vedere quelli che operano "peggio". Lo scambio avviene tra aziende (alcuni gestionali compresi), quindi tu non sai nemmeno quando e come i tuoi annunci vengono scambiati e per cosa.
3. Quelli che io chiamo tecnicamente "crawler", ovvero quelle aziende che hanno costruito dei software (generalmente sofisticati) che vagano per la rete in cerca di annunci e li indicizzano. Sono molto diversi dai secondi per molti motivi, ma diciamo che la differenza più grande è che quando qualcuno clicca un annuncio finisce sul sito dell'agenzia, o sul portale da cui è stato preso l'annuncio.
In definitiva, da questo si evince che la cosa importante è evitare i secondi e limitare i primi ai più forti. In questo modo si ottiene il massimo risultato su cui effettuare delle analisi.
Numericamente, quelli del primo tipo non superano la ventina, quelli del secondo tipo sono circa 80 e solo 2/3 sono crawler veri.
Credo che a questo punto ti sei fatto un'idea più chiara sul problema e sulle scelte che abbiamo preso