Il mercato immobiliare italiano tiene, i prezzi delle case si assestano su un valore appena leggermente inferiore…In Italia, si esulta, non c’è stato il temuto crollo dei prezzi delle case.
Il Corriere della Sera di Lunedì ha dato, in sintesi, questa notizia.
,
Tutti contenti: i politici, gli economisti, i proprietari della case, i giornalisti….
Ma non credo che questa possa essere una buona notizia per gli agenti immobiliari.
Anzi, secondo me, è una pessima notizia.
Anche perché il mercato rimane col fiato sospeso…pochi comprano a questi prezzi.
Ma i proprietari non cedono, continuano a puntellare un prezzo non più sostenibile. Specie nella grandi città.
Infatti i prezzi hanno tenuto ma le case continuano a non essere vendute.
E ti credo.
Prezzi stratosferici,
qualità del costruito mediocre e in cattive condizioni di manutenzione,
stipendi medi del ceto medio intorno ai 1400 - 1500 euro al mese,
crollo demografico con pochi giovani “clienti” in cerca di casa,
la stragrande percentuale di stranieri impossibilitati a comprare a certe cifre,
scarsa mobilità sociale e geografica degli italiani,
minore propensione a mettere su famiglia ( un comportamento etico pubblico rinforza sempre l’economia; ma questo è un altro discorso…),
banche ed enti erogatori che hanno stretto il cordone dei mutui.
Se il mercato non muore di asfissia adesso, perché il polmone del vendere e quello del compare non respirano più e si sono paralizzati, non muore più.
Certo esagero. Le case si vendono ancora ma solo quando i venditori cedono sul prezzo. Cioè poche volte.
E qui casca l’asino.
Io mi domando dove sono gli agenti immobiliari che ora dovrebbero far incontrare utilmente le parti?
Dove sono gli agenti immobiliari che, urgentemente, dovrebbero agevolare la discesa dei prezzi delle case?
Dov’è la sbandierata utilità sociale del mediatore che smussa gli angoli, leviga gli spigoli e pialla le durezze delle sospettosità reciproche dei contraenti?
Qui occorre trovare, alla svelta, esperti operatori che riescano a somministrare il respiro bocca a bocca ad un mercato cianotico!
Se si è mediatori, ora, proprio ora, bisogna dimostrarlo.
Chi c’è l’ha, tiri fuori tutto, ma proprio tutto, il suo talento sociale. Le sue arti di persuazione. Ma adesso. Subito.
Hic Rodi hic salta.
Un lavoro psicologico ai fianchi difficilissimo, logorante ma esaltante!
Poi sembra, paradossalmente, che vendere una casa, per un italiano, sia solo una opzione tra le tante e non una necessità. Vendere o non vendere per lui fa lo stesso: allora è giusto che aspetti il tempo favorevole per vendere al suo prezzo!
Non è proprio possibile organizzare una campagna pubblicitaria, a livello di associazioni di categoria, per veicolare alla nazione il messaggio che un mercato della casa ingessato non fa bene a nessuno, né a chi vende perché non potrà vendere, né a chi compra perché non potrà comprare?
Possibile che gli agenti immobiliari dovranno restare ancora a lungo, tra l’incudine delle pretese fuori mercato del proprietario e il martello delle cautele di chi vuole comprare, ma che con 1400 euro al mese non può farlo perché poi la banca non gli concede nemmeno il mutuo per raggiungere la somma necessaria?
Il Corriere della Sera di Lunedì ha dato, in sintesi, questa notizia.
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Tutti contenti: i politici, gli economisti, i proprietari della case, i giornalisti….
Ma non credo che questa possa essere una buona notizia per gli agenti immobiliari.
Anzi, secondo me, è una pessima notizia.
Anche perché il mercato rimane col fiato sospeso…pochi comprano a questi prezzi.
Ma i proprietari non cedono, continuano a puntellare un prezzo non più sostenibile. Specie nella grandi città.
Infatti i prezzi hanno tenuto ma le case continuano a non essere vendute.
E ti credo.
Prezzi stratosferici,
qualità del costruito mediocre e in cattive condizioni di manutenzione,
stipendi medi del ceto medio intorno ai 1400 - 1500 euro al mese,
crollo demografico con pochi giovani “clienti” in cerca di casa,
la stragrande percentuale di stranieri impossibilitati a comprare a certe cifre,
scarsa mobilità sociale e geografica degli italiani,
minore propensione a mettere su famiglia ( un comportamento etico pubblico rinforza sempre l’economia; ma questo è un altro discorso…),
banche ed enti erogatori che hanno stretto il cordone dei mutui.
Se il mercato non muore di asfissia adesso, perché il polmone del vendere e quello del compare non respirano più e si sono paralizzati, non muore più.
Certo esagero. Le case si vendono ancora ma solo quando i venditori cedono sul prezzo. Cioè poche volte.
E qui casca l’asino.
Io mi domando dove sono gli agenti immobiliari che ora dovrebbero far incontrare utilmente le parti?
Dove sono gli agenti immobiliari che, urgentemente, dovrebbero agevolare la discesa dei prezzi delle case?
Dov’è la sbandierata utilità sociale del mediatore che smussa gli angoli, leviga gli spigoli e pialla le durezze delle sospettosità reciproche dei contraenti?
Qui occorre trovare, alla svelta, esperti operatori che riescano a somministrare il respiro bocca a bocca ad un mercato cianotico!
Se si è mediatori, ora, proprio ora, bisogna dimostrarlo.
Chi c’è l’ha, tiri fuori tutto, ma proprio tutto, il suo talento sociale. Le sue arti di persuazione. Ma adesso. Subito.
Hic Rodi hic salta.
Un lavoro psicologico ai fianchi difficilissimo, logorante ma esaltante!
Poi sembra, paradossalmente, che vendere una casa, per un italiano, sia solo una opzione tra le tante e non una necessità. Vendere o non vendere per lui fa lo stesso: allora è giusto che aspetti il tempo favorevole per vendere al suo prezzo!
Non è proprio possibile organizzare una campagna pubblicitaria, a livello di associazioni di categoria, per veicolare alla nazione il messaggio che un mercato della casa ingessato non fa bene a nessuno, né a chi vende perché non potrà vendere, né a chi compra perché non potrà comprare?
Possibile che gli agenti immobiliari dovranno restare ancora a lungo, tra l’incudine delle pretese fuori mercato del proprietario e il martello delle cautele di chi vuole comprare, ma che con 1400 euro al mese non può farlo perché poi la banca non gli concede nemmeno il mutuo per raggiungere la somma necessaria?