Buonasera. Sono disperato, avvilito e in****ato nero.
Vi spiego e chiedo consigli.
In data 08 luglio tecnico di mia fiducia invia CILA per ristrutturazione del nostro nuovo appartamento (acquistato da altri privati tramite rogito notarile). Edilizia comune, edificio in cemento armato.
In data 08 luglio riceviamo numero di protocollo. In data 08 luglio inizio il cantiere. Si tratta di semplice modifica di tramezzi.
In data 02 settembre (52 giorni dopo...) arriva comunicazione del tecnico comunale che ci comunica:
1) mancano alcuni allegati (o meglio non riesce ad aprirli)
2) in data antecedente al rogito risulta una variazione catastale a cui non c'è una CILA associata (in pratica i vecchi proprietari hanno aggiornato la plani,etnia catastale per vendere la casa è il notaio ha dato ok al rogito)
3) CILA improcedibile, l'incaricato del comune VIETA l'inizio dei lavori.
Quello che mi lascia basito è come può pretendere, l'incaricato, di vietare l'inizio dei lavori 52 giorni dopo la data di protocollo della CILA che è stata presentata dichiarando che i lavori sarebbero iniziati contestualmente alla presentazione della stessa CILA.
Sono avvilito. Che devo fare? Io a fine mese devo per forza andarmene dalla mia attuale casa (venduta) e quindi finire i lavori (che sono agli sgoccioli) nella nuova per entrarci.
Parliamo di una grande città azzurra del sud Italia.
Il tecnico di mia fiducia mi ha detto di non fermare i lavori. Sistemerà la cosa in un modo o nell'altro.
Vi spiego e chiedo consigli.
In data 08 luglio tecnico di mia fiducia invia CILA per ristrutturazione del nostro nuovo appartamento (acquistato da altri privati tramite rogito notarile). Edilizia comune, edificio in cemento armato.
In data 08 luglio riceviamo numero di protocollo. In data 08 luglio inizio il cantiere. Si tratta di semplice modifica di tramezzi.
In data 02 settembre (52 giorni dopo...) arriva comunicazione del tecnico comunale che ci comunica:
1) mancano alcuni allegati (o meglio non riesce ad aprirli)
2) in data antecedente al rogito risulta una variazione catastale a cui non c'è una CILA associata (in pratica i vecchi proprietari hanno aggiornato la plani,etnia catastale per vendere la casa è il notaio ha dato ok al rogito)
3) CILA improcedibile, l'incaricato del comune VIETA l'inizio dei lavori.
Quello che mi lascia basito è come può pretendere, l'incaricato, di vietare l'inizio dei lavori 52 giorni dopo la data di protocollo della CILA che è stata presentata dichiarando che i lavori sarebbero iniziati contestualmente alla presentazione della stessa CILA.
Sono avvilito. Che devo fare? Io a fine mese devo per forza andarmene dalla mia attuale casa (venduta) e quindi finire i lavori (che sono agli sgoccioli) nella nuova per entrarci.
Parliamo di una grande città azzurra del sud Italia.
Il tecnico di mia fiducia mi ha detto di non fermare i lavori. Sistemerà la cosa in un modo o nell'altro.