Salve vorrei porvi un quesito.. Ho fatto una proposta per un immobile, con assegno di 5000 euro che mi é stata accettata con la clausola di buon esito del mutuo.. L'agenzia mi ha fatto firmare un allegato in cui c'è scritto che ho 20 gg per avere una delibera.. Trascorso tale periodo se non dó comunicazione di rifiuto della banca la proposta risulta valida a tutti gli effetti e si va subito al compromesso.. Purtroppo i 20 gg terminano martedì e il consulente mi ha detto chiaramente che 20 gg non bastano.. Mi ha preparato una mail in cui dice che la banca non ha dato ancora risposta e che ha bisogno di ulteriori settimane.. L'agenzia però dice che io ho firmato un contratto e che sono tenuta a fare il compromesso.. Ho fatto presente che non dipende dalla mia volontà..senza delibera non mi sento di fare il compromesso.. Il venditore non vuole fare un compromesso legato al buon esito del mutuo.. Io come devo proseguire quindi?
Sei finita in mano ai soliti pistoleri dal codice civile facile.
Per di piu’ di quelli della peggiore specie.
Che forzano e tenzonano con i clienti, mentre nelle compravendite, l’elemento fondamentale che occorre, e’ l’intesa tra le parti.
Per il futuro, ricordati di evitare sempre, di assumere impegni e o obblighi, quando questi dipendono o sono soggetti a terzi.
Perche’ ai terzi, non gliene frega nulla se dovrai rispondere di quegli obblighi che hai assunto.
Il diniego della banca e’ un documento che non ha alcun senso reperire.
Le banche non lo rilasciano.
Confesso che nella mia carriera non ne ho mai visto rilasciare neanche uno.
Eppure ti assicuro di averne viste di tutti i colori.
In venti giorni poi, significherebbe avviare la pratica e dopo due settimane, senza aver ricevuto risposta, richiedere il documento che attesta il rifiuto.
Come se alla banca, prima vai a cercargli i soldi e un attimo dopo, andare a dirgli che non li vuoi piu.
Una prassi, che ti penalizza e ti inibisce, per altre successive richieste di finanziamento.
Per questo effetto che le banche, fanno “spallucce” a rilasciare tali documenti, perche’ il cliente potrebbe impugnarli per motivi di rivalsa.
Per il presente, se non te la senti, di avanzare senza il nulla osta della banca, mantieni la tua posizione.
Fare il compromesso non e’ un meccanismo automatico.
Se rifiuti l’incontro non ci sara’ alcun compromesso.
Il massimo che puo’ succedere, e’ che i venditori, incassino l’assegno a tradimento.
Circostanza difficile che accada, se hai a che fare, con promittenti venditori accorti ed oculati.
Poiche’ l’avvenuto incasso, li vincola con te non solo fino allo scadere ultimo dei termini, che possono pure procrastinarsi per anni.
Inibendo la loro azione di vendita e il reperimento di un nuovo acquirente.
Quindi, nel caso in cui l’assegno venga incassato tuo malgrado, dovrai recarti all’ufficio delle entrate a registrare la proposta.
La proposta, registrata e con la caparra incassata, in linea di principio, costituisce gia’ un preliminare di compravendita.
Anche se il condizionale resta d’obbligo. (ndr).
Seppur in maniera “forzosa”, fusione dell’accordo scambio di danaro sono avvenuti.
Cio’ significa che il contratto, i suoi rapporti ed effetti, sono ora diretti, tra te e il venditore.
Anche con l’avvocato piu’ sgangherato, i parafangari, come li chiamate a Roma, tra notifiche, verifiche, atti, cartelle e cartellucce, possono trascorrere mesi e mesi, per perfezionare e concludere la compravendita.
Che ormai, in forza del contratto, conduci tu.
Nella qualita’ che hai assunto di promissario acquirente.
Gli intermediari, possono pure andare a prendere il sole, nel frattempo che organizzi la convocazione al rogito.
Intanto ignorali.
Gli farai sapere dove e quando presentarsi dal notaio da te ingaggiato.
Se volevano tutelarti dovevano pensarci prima.
Un buon intermediario eo un venditore accorto, restituisce sempre la caparra, risolvendo i contratti e mantenendo lontano gli strascichi.
I brocchi le trattengono e vanno alle vie legali ad avanzare pretese.
Tirandosi da soli la zappa sui piedi.