Mi dispiace molto che questa discussione, iniziata con una storia in cui avevi ragione, si sia trasformata in una valanga di arrampicate sugli specchi e contraddizioni da parte tua.
Io ammiro molto le tue qualità di acquisitore e credo che potresti fare dei seminari in merito, per insegnare a chi inizia (e forse anche ad alcuni che già esercitano...) le dinamiche dell'acquisizione, ma rischi di rovinare queste tue qualità con le "mandrakate" che ci illustri, che, oggettivamente, poco hanno a che fare con la figura dell'agente immobiliare.
..Mah..
Intanto la contesa
- mandatario, mandato, mediatore, incarico -
da molto tempo accende gli animi tra gli operatori immobiliari.
Perfino all'interno delle associazioni di categoria il tema non si e' mai raffreddato.
La motivazione e' la stessa che si e' vista qui.
I rapporti e le dinamiche provvigionali.
Premesso questo, la dicussione come detto sopra, se' infiammata, solo nel momento in cui alcuni intervenuti, autoconclamati professionistiveri, gia' che c'erano, si nominavano pure giudici, con licenza di emettere sentenze, chi di illegalita' e chi di furto.
Posso capire che su internet, sul forum etc, chi ci mette la faccia e a volte anche chi no, debba avere quel dovere morale e civile nel fare interventi farciti di buonismo.
Alcuni di questi, straboccano tanto di quel perbenismo, e sono talmente austeri, da generare un senso di nausea, da quanto palesemente appaiono taroccati.
Su questa scorta, non si puo' non essere d'accordo con ponz, che puntualizza quella ovvieta', che alcuni argomenti siano per forza da ritenersi tabu', se vengono esposti alla clientela in prima persona.
Cio' non significa, che chi puo' esserne in condizione e ne parla apertamente, spiegando i meccanismi, senza usare l'ovatta e la vaniglia qui tanto a voi cara, sia da imbavagliare.
Spesso mi domando, se i molti utenti che mi contattano in privato, per chiedermi lumi, su cosa puo' accadere o essere accaduto, nel "dietro le quinte" di una intermediazione, ritenuta torbida, lo facciano anche presso gli altri colleghi piu' benpensanti o piu' professionistiveri di me.
Per non parlare delle richieste sull'argomento acquisizione e delle tecniche "ai vivi e ai morti".
Altra materia, che suscita ai molti qui, altrettanto scalpore.
Venendo a questa materia, gia' il termine acquisizione, significa fare proprio un elemento.
Entrare nel possesso.
Di un diritto, di un bene o di un servizio e di qualunque altro valore fungibile.
Il termine, riferito all'intermediazione, non e' utilizzato casualmente.
Cio' che avviene, dopo il conseguimento del bene, e' la sua vendita.
Cio' determina ogni pieno diritto al proprio interesse.
Interesse che non esclude di sovrapporsi a quello dell'acquirente.
Escluso cio', NON esiste in fatto, in giurisprudenza e ne' in diritto, un tetto o una limitazione, al corrispettivo provvigionale possibile, spettante all'intermediario.
Se cio' e' consentito, a qualche professionista dei tanti, di quelli veri qui presenti, chiedo se conoscono la motivazione, o se secondo loro, la cosa versa in via del tutto casuale.
Questa corrispettivo, puo' determinarsi in regimi ridotti, di normalita', oppure in quintessenza.
Ossia al grado massimo di una qualita':
Una buona vendita effettuata e' la quintessenza dell'acquisizione.
Un mediatore deve avere diversi recquisiti.
Sono tutti scritti ed elencati.
Ma che debba essere un prete, un candido, un puritano, un asceta castrato, che deve scrivere e pubblicarsi a chiare lettere come lavora etc etc.. lo dite voi.
Ma non sta' scritto da nessuna parte.