Buongiorno!
Non stupitevi di questo aggroviglio, come avvocato a volte mi trovo davanti delle situazioni a dir poco assurde, questa direi che è nella media. Premessa: le persone poco lungimiranti (per non dire altro) e le questioni di principio ingrassano solo gli avvocati, e questa rientra appieno nella prima categoria.
Comunque, lui nella casa può rientrare quando vuole, senza se e senza ma, convivevano e per la legge in questo caso questa situazione non ha alcun valore, come se n'è andato può tornare, solo la presenza di figli avrebbe potuto cambiare la situazione.
Per quanto ha detto il magistrato, ovvero che potrebbe configurarsi un comodato a titolo gratuito della quota dell'immobile di lui, vero, con una importante conseguenza, ovvero che lui non potrebbe + richiedere nulla per mancata corresponsione di affitto in quanto il comodato è un contratto a titolo gratuito, ma c'è una seconda conseguenza, che lui potrebbe rientrare quando vuole in quanto il comodato va restituito ad nutum (cioè ad un semplice cenno) del comodatario. E lei, in quanto semplice comproprietaria, deve dare a lui il diritto di usare e godere dell'immobile come comproprietario per la quota di sua spettanza (che abbiam visto un po' complessa da stabilire) non potendo cambiare la serratura senza darne una copia delle chiavi a lui. A mio parere, vadano da un avvocato (meglio, se ne prendano uno a testa) per cercare di accordarsi, che qui il primo che arriva a trascrivere da il via ad una lotta senza quartiere.
Non stupitevi di questo aggroviglio, come avvocato a volte mi trovo davanti delle situazioni a dir poco assurde, questa direi che è nella media. Premessa: le persone poco lungimiranti (per non dire altro) e le questioni di principio ingrassano solo gli avvocati, e questa rientra appieno nella prima categoria.
Comunque, lui nella casa può rientrare quando vuole, senza se e senza ma, convivevano e per la legge in questo caso questa situazione non ha alcun valore, come se n'è andato può tornare, solo la presenza di figli avrebbe potuto cambiare la situazione.
Per quanto ha detto il magistrato, ovvero che potrebbe configurarsi un comodato a titolo gratuito della quota dell'immobile di lui, vero, con una importante conseguenza, ovvero che lui non potrebbe + richiedere nulla per mancata corresponsione di affitto in quanto il comodato è un contratto a titolo gratuito, ma c'è una seconda conseguenza, che lui potrebbe rientrare quando vuole in quanto il comodato va restituito ad nutum (cioè ad un semplice cenno) del comodatario. E lei, in quanto semplice comproprietaria, deve dare a lui il diritto di usare e godere dell'immobile come comproprietario per la quota di sua spettanza (che abbiam visto un po' complessa da stabilire) non potendo cambiare la serratura senza darne una copia delle chiavi a lui. A mio parere, vadano da un avvocato (meglio, se ne prendano uno a testa) per cercare di accordarsi, che qui il primo che arriva a trascrivere da il via ad una lotta senza quartiere.