In realtà la collaborazione tra agenzie, se ben strutturata e regolamentata, sarebbe un enorme vantaggio.
Per i clienti.
Forse nelle grandi città.
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In realtà la collaborazione tra agenzie, se ben strutturata e regolamentata, sarebbe un enorme vantaggio.
Per i clienti.
Tu esattamente saresti un collega o un Cliente?
Con infinito rispetto per i suoi 25 anni di esperienza, voglio sottolineare che anche da Lei sfugge qualcosa.Ti sfugge un particolare, quando oltre 25 anni fa ho deciso di fare questo lavoro, l’ho fatto soprattutto per il “mio“ guadagno e non per quello di colleghi che non sanno acquisire, altrimenti avrei aperto una ONLUS…
si bhe...attenzione.Sono cliente ma ben formato sulle questioni - tecniche e non - che si affrontano solitamente in ambito immobiliare.
Quindi posso ben immedesimarmi sia nel tuo punto di vista sia nel mio.
E comprendo perfettamente che la collaborazione, in Italia, è un campo minato.
Ma ripeto il concetto: se fosse ben strutturata, diffusa a tappeto e soprattutto regolamentata, sarebbe un vantaggio prima per i clienti e di riflesso sugli agenti.
Perchè in Italia l'agente immobiliare viene scelto dal venditore e subìto dall'acquirente ma pagato da entrambi.
L'ideale sarebbe un po' sul modello americano se vogliamo.
Ognuno si sceglie il suo agente e tutti gli immobili sono a disposizione di tutti.
Ma, a meno di scossoni normativi assai improbabili, qui non succederà mai.
Qui siamo riusciti a cancellare l’albo degli agenti immobiliari, credi che possano regolamentare qualcosa?Sono cliente ma ben formato sulle questioni - tecniche e non - che si affrontano solitamente in ambito immobiliare.
Quindi posso ben immedesimarmi sia nel tuo punto di vista sia nel mio.
E comprendo perfettamente che la collaborazione, in Italia, è un campo minato.
Ma ripeto il concetto: se fosse ben strutturata, diffusa a tappeto e soprattutto regolamentata, sarebbe un vantaggio prima per i clienti e di riflesso sugli agenti.
Perchè in Italia l'agente immobiliare viene scelto dal venditore e subìto dall'acquirente ma pagato da entrambi.
L'ideale sarebbe un po' sul modello americano se vogliamo.
Ognuno si sceglie il suo agente e tutti gli immobili sono a disposizione di tutti.
Ma, a meno di scossoni normativi assai improbabili, qui non succederà mai.
Non parlo di lei in particolare, ma Se vuoi fare l’agente immobiliare devi essere in grado di mettere in atto almeno le basi… acquisire “bene” e vendere! Se sai fare questo i tuoi clienti saranno tutti soddisfatti, ma se non si è in grado di acquisire e si pretende di vendere un immobile acquisito “bene” con tempo dedicato, capacità e soprattutto fiducia, di cosa vogliamo parlare? conosco colleghi che acquisiscono 2 case all’anno ma passano il resto del tempo a cercare di vendere le case di altri colleghi… non è per presunzione ma se io faccio bene il mio lavoro, non ho bisogno di regalare i miei soldi a nessuno! Comunque con pochi colleghi di cui mi fido e conosco, collaboro tranquillamente.Con infinito rispetto per i suoi 25 anni di esperienza, voglio sottolineare che anche da Lei sfugge qualcosa.
Il proprietario paga per vendere la proprietà. Dalle tasche dell'acquirente, si prega di notare.
Per quanto riguarda l'impossibilità di acquisizione, non trarrei conclusioni così superficiali. Inoltre, è molto più semplice acquisire con un assegno in mano.
Allora è solo una scelta
Allora Lei preferisce che un ipotetico agente bussi alla porta del proprietario ed acquisice la sua proprietà? E farà così, dopo non solo ha ricevuto un diniego collaborare, ma anche un insulto personale.Non parlo di lei in particolare, ma Se vuoi fare l’agente immobiliare devi essere in grado di mettere in atto almeno le basi… acquisire “bene” e vendere! Se sai fare questo i tuoi clienti saranno tutti soddisfatti, ma se non si è in grado di acquisire e si pretende di vendere un immobile acquisito “bene” con tempo dedicato, capacità e soprattutto fiducia, di cosa vogliamo parlare? conosco colleghi che acquisiscono 2 case all’anno ma passano il resto del tempo a cercare di vendere le case di altri colleghi… non è per presunzione ma se io faccio bene il mio lavoro, non ho bisogno di regalare i miei soldi a nessuno! Comunque con pochi colleghi di cui mi fido e conosco, collaboro tranquillamente.
Mha...noto una certa virata su una lingua est europea piuttosto che su una tastiera ridotta...ma riassumerai con un noto "Causa perit iusta, si dextera non sit onusta"Allora Lei preferisce che un ipotetico agente bussi alla porta del proprietario ed acquisice la sua proprietà? E farà così, dopo non solo ha ricevuto un diniego collaborare, ma anche un insulto personale.
Manca rispetto reciproco tra agenti, ognuno si vede un Dio uno lancia come argomento 25 anni di esperienza, un altro tre generazioni di attività. Ok, cari signori prendete i vostri medagli per il vostro contributo. E si... un momento. Ci sono i penali dal contratto da parte del proprietario vi spettano sul tavolo.
Ovviamente Le chiedo non prendere sul personale mio scherzo. Volevo solamente spiegare in moda semplice, che qualche volta declinare una collaborazione porta non una vittoria ma fallimento.
Vivo i due sistemi, anzi veramente anche qualcun altro e non e' che siano proprio tutte rose et fiori sia per gli agenti che per i clienti, nemmeno nella stellastrisciata patria della mia avida consorte.
Vedo di spiegarmi: John dalla mia amata Florida desidera una propieta' nella mia altrettanto amata California . In questo caso conosco i sistemi di ambedue gli Stati e John e felice MA nomina un agente Buyer di sua fiducia. ...che e tanto simpatico ma venendo da Miami non conosce un piffero di S Diego e del local Know how .
Questo agente si chiama Fred ed e' un simpaticone che al telefono fissa gia un business meeting con me AL RISTORANTE. Lo sapevo che lo avrebbe fatto e quindi do l ok.
Ora John non lo sa MA io posso vendere a chiunque per intascare i miei denari mentre Fred li intasca solo se riuscira a far comprare a John proprio quella casa e proprio da me. E gia la tutela di John sta un po tremando perche sia io che Fred siamo americani in fondo ma nello stesso fondo ambedue vogliamo dei soldi.
Fred molto correttamente mi dice di non avere idea come procedere esattamente sulla redazione del contratto in California e per non darmi disturbo ulteriore chiede di poter avere un Facility manager .
Cosa e ? E uno specialista che conosce la normativa di tutti gli Stati o almeno di quelli che tangono nell accordo.
Al mio accigliarmi chiarisce che verra' pagato da lui per conto di John: mi sta dicendo che per me sara una passeggiata.: in pratica mi sta dicendo di preferire lui e di lasciare perdere altre trattative. Con lui avro vita semplice e l accordo si farebbe senza dubbio..solo qualche cosetta qui e la tanto per far vedere che insomma...ecco..poi ci mancherebbe un piccolo gesto di stima ..dopo le firme..
Ecco il tuo sogno americano bello infranto dove tante menate di conflitti di interesse sono saltate a pie pari. Ti sentiresti tanto tutelato ?
Aggiungi che il public notary NON e un notaio ma un ufficio dove si deposita cio che abbiamo convenuto io e Fred con il timbro del facility.
Passiamo all Italia e alla collaborazione che tu valuti interessante,..
NON SI PUO FARE.
O meglio...diciamo che ho qualche amico che tratta cose molto particolari con il quale magari posso anche sedermi MA in linea generale il concetto e il seguente: 1) il proprietario ha chiamato ME perche si fida di ME. 2) l incarico l ho accettato IO alle condizioni che volevo IO 3) e' un pezzo che tutti cercano.
Orbene se l AI fosse un LO PESCIO nessuno lo chiamerebbe per una casa di particolare pregio: se lo hanno chiamato significa che e risaputo abbia i contatti per svolgere il suo compito.
IO stesso ti direi: "cioe spiegami..tu vorresti dei soldi per mandarmi un c liente che vuole una cosa che tuti vorrebbero ?"
Sarebbe come se chiedessi soldi al concessionario Porsche per avergli mandato uno interessato alla Classic di Trucida : hanno UNA Classic e 150 che la vorrebbero...
Credo di essermi spiegato.
Gratis per sempre!