Buongiorno a tutti, mi rivolgo a voi per un problema da cui sembra impossibile uscire.
Stiamo per acquistare una casa costruita ad inizio anni 90.
Prima dell' acquisto abbiamo chiesto al proprietario attuale di fornirci il certificato di abitabilità, poiché ci ha spiegato che il comune aveva inizialmente emesso una abitabilità provvisoria, senza una data di scadenza, ma che lo stesso comune sostiene che questa abitabilità provvisoria non si può piu considerare valida (tutto ciò sfugge alla mia comprensione, ma non sono del mestiere).
Il proprietario si è attivato, il perito del comune è venuto a fare il sopralluogo ed è tutto perfetto... L' unico problema riscontrato è la presenza del certificato di collaudo statico allegato alla pratica senza il timbro del genio civile, ha quindi richiesto o il certificato originale o il numero di protocollo.
Il geometra ed il proprietario avevano reperito il certificato mancante di timbro proprio nella cartella depositata in comune, è possibile che a distanza di 30 anni ora si accorgano che non va bene?
Nel frattempo è stata avviata sempre dal geometra una ricerca al genio civile, ma il genio civile sostiene di non riuscire a reperire la pratica originale.
Potete darmi qualche consiglio? Sapete se su qualche altro documento potrebbe essere citato il numero di protocollo assegnato al tempo?
Pensate che il comune possa negare l' abitabilità per l' assenza di un timbro o di un numero di protocollo su un documento che il comune stesso ha archiviato e reso disponibile?
Nel caso, è possibile depositare ad oggi il certificato di cui siamo in possesso senza timbro, e fargli assegnare un numero di protocollo? O sarebbe necessario rieseguire il collaudo anche se è già stato fatto?
Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento possiate darci, questa situazione ci sembra surreale.
Nadia
Stiamo per acquistare una casa costruita ad inizio anni 90.
Prima dell' acquisto abbiamo chiesto al proprietario attuale di fornirci il certificato di abitabilità, poiché ci ha spiegato che il comune aveva inizialmente emesso una abitabilità provvisoria, senza una data di scadenza, ma che lo stesso comune sostiene che questa abitabilità provvisoria non si può piu considerare valida (tutto ciò sfugge alla mia comprensione, ma non sono del mestiere).
Il proprietario si è attivato, il perito del comune è venuto a fare il sopralluogo ed è tutto perfetto... L' unico problema riscontrato è la presenza del certificato di collaudo statico allegato alla pratica senza il timbro del genio civile, ha quindi richiesto o il certificato originale o il numero di protocollo.
Il geometra ed il proprietario avevano reperito il certificato mancante di timbro proprio nella cartella depositata in comune, è possibile che a distanza di 30 anni ora si accorgano che non va bene?
Nel frattempo è stata avviata sempre dal geometra una ricerca al genio civile, ma il genio civile sostiene di non riuscire a reperire la pratica originale.
Potete darmi qualche consiglio? Sapete se su qualche altro documento potrebbe essere citato il numero di protocollo assegnato al tempo?
Pensate che il comune possa negare l' abitabilità per l' assenza di un timbro o di un numero di protocollo su un documento che il comune stesso ha archiviato e reso disponibile?
Nel caso, è possibile depositare ad oggi il certificato di cui siamo in possesso senza timbro, e fargli assegnare un numero di protocollo? O sarebbe necessario rieseguire il collaudo anche se è già stato fatto?
Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento possiate darci, questa situazione ci sembra surreale.
Nadia