AlbyON

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Una domanda forse idiota ma sulla quale si è accesa una diatriba nel mio condominio

Molte parti esterne del condominio sono state rinnovate in tempi diversi.
Facciata lato sud 15 anni fa, facciata lato est 8 anni fa, 2 terrazze lato nord 3 anni fa, muretti periferici 20 anni fa.
Il risultato è che quelle più recenti sono di un beige-arancio mentre quelle più vecchie sono via via un colore sempre diverso essendosi scolorite con il sole.

Quale potrebbe essere la regola migliore in caso di pitturazione di parte del condominio, essendo in vista il rifacimento dell'esterno di alcune terrazze perchè siano coerenti con il resto almeno della facciata?

È meglio stabilire un colore, con il suo codice fisso da utilizzare sempre anche se andrà a cozzare con le parti colorite accanto?
Oppure in caso di una parte della facciata è meglio con un colorimetro prendere il colore della parte confinante già scolorita, magari perchè rifatta 20 anni prima, in modo che ci sia uniformità con le parti più vecchie?
Personalmente potrei essere d'accordo per la seconda soluzione, solo che andando avanti negli anni la tinta 'ufficiale' da seguire diventerà sempre più chiara, prendendo come esempio per i nuovi lavori le parti scolorite.
Ci sono forse delle regole o leggi al riguardo?
 

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Nei regolamenti del comune esiste sicuramente una voce che da le indicazioni sulla morfologia e definizione delle parti esterne dei fabbricati per il decoro urbano. Una volta che si eseguono opere ad ogni parte degli immobili, sia interne che esterne, bisogna richiedere le autorizzazioni all'esecuzione ed in questi casi bisogna presentare un colore determinato da colori predisposti (RAL) che saranno definiti per l'intero immobile.
Detto questo sarebbe opportuno scegliere il colore originario del fabbricato, sicuramente non sarà oggetto di contestazione da parte del tecnico comunale) nuovo e non schiarito come il vicinato, anche perchè una volta che i vicini faranno le stesse opere, si noterà il contrasto.
Invece, se dovesse cambiare il colore, sicuramente potrà essere soggetto al rispetto del D.lgs. 42/04 in materia di paesaggistica e sarà la commissione che ne approverà l'autorizzazione alla tonalità più consona per il contesto urbano.
 

AlbyON

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Nei regolamenti del comune esiste sicuramente una voce che da le indicazioni sulla morfologia e definizione delle parti esterne dei fabbricati per il decoro urbano. Una volta che si eseguono opere ad ogni parte degli immobili, sia interne che esterne, bisogna richiedere le autorizzazioni all'esecuzione ed in questi casi bisogna presentare un colore determinato da colori predisposti (RAL) che saranno definiti per l'intero immobile.
Detto questo sarebbe opportuno scegliere il colore originario del fabbricato, sicuramente non sarà oggetto di contestazione da parte del tecnico comunale) nuovo e non schiarito come il vicinato, anche perchè una volta che i vicini faranno le stesse opere, si noterà il contrasto.
Invece, se dovesse cambiare il colore, sicuramente potrà essere soggetto al rispetto del D.lgs. 42/04 in materia di paesaggistica e sarà la commissione che ne approverà l'autorizzazione alla tonalità più consona per il contesto urbano.
credo anche io che bisognerà definire in sede di assemblea condominiale un codice RAL da usare in ogni contesto esterno.
Anche perchè ultimamente tanti hanno fatto un po come li pareva e abbiamo terrazze delle gradazioni più disparate, 50 sfumature di beige :sorrisone:
 

Architetto

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credo anche io che bisognerà definire in sede di assemblea condominiale un codice RAL da usare in ogni contesto esterno.
Anche perchè ultimamente tanti hanno fatto un po come li pareva e abbiamo terrazze delle gradazioni più disparate, 50 sfumature di beige :sorrisone:
Mi spiace doverle togliere il "forse" perchè è un obbligo di legge e molti non sanno o fanno finta di non sapere; i colori RAL sono determinati ed a quelli bisogna fare riferimento.
Però c'è da stare attenti perchè potrebbe sempre capitare che un tecnico comunale decida di fare verifiche e invia una spedizione di tecnici o di APG e le difformità costano denunce per direttissima alla procura competente, per abusi edilizi, anche per i colori delle facciate (proprio per la norma succitata).
Una volta che avete stabilito il colore, il tecnico lo presenterà al visto del tecnico comunale (e come detto) se non varia la tonalità presente, sarete a posto in modo perenne ...
 

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