Salve a tutti, è da parecchio che non scrivo sul Vostro forum e oggi ho un bel quesito da porVi: una mia conoscente vuole comprare una casa ma avrebbe bisogno del mutuo al 100% che di questi tempi nessuna banca è disposta ad erogare. Un noto mediatore finanziario sostiene che si puo’ ovviare al problema se il venditore (un privato) fosse disposto a dichiarare nel preliminare e nel rogito un prezzo di vendita superiore del 20% . In parole povere venditore e compratore concordano 100, ma dichiarano 120 affinchè la banca gli finanzi 100. Immagino che tutta la faccenda venga “pilotata” dal mediatore che dovrebbe trovare prima di tutto un perito disposto a gonfiare il valore della casa. Al di la’ della dichiarazione mendace in atto pubblico, e del fatto che ovviamente nel rogito figurerà, presumo, un assegno che non verrà mai incassato ma molto probabilmente “strappato” di li’ a poco…chi e cosa si rischia? Le tasse si pagano comunque fino in fondo, il venditore puo’ essere liberissimo di rinunciare a incassare la famosa differenza di 20, la banca avrà fatto i suoi calcoli e il perito si assume le responsabilità di quello che fa… dove starebbero i rischi per la mia amica e il venditore? A Voi l’ardua sentenza...