Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Domanda di fantapolitica (forse inutile, inopportuna e campata in aria):
una ipotetica secessione di una parte dell’ Italia (es: Lombardia e Veneto) dal resto dello Stato in che direzione potrebbe influenzare il mercato immobiliare?

Il mercato della casa di Milano, di Bergamo, di Verona o di Venezia come potrebbe reagire all’uscita della Lombardia e del Veneto dall’ Italia a alla proclamazione dello Stato indipendente del Lombardo - Veneto ?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi sembrano pretese sinceramente ridicole.

Di questo passo torniamo all'Italia dei Comuni...

Io toglierei lo Statuto Autonomo anche dalle Regioni che ne godono...
 

Ale.

Membro Senior
Professionista
chissa come mai quando i lombardi veneti vogliono tornare ad essere indipendenti da roma diventano tutti nazionalpatrioti.......la democrazia non si esprime col voto?
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Dopo l'indubbio successo dei referendum consultivi della Lombardia e, sopratutto, del Veneto, credete che a queste due regioni, dopo serrata trattativa con lo Stato centrale, saranno concesse lo Statuto Speciale di Autonomia di cui godono la Sicilia, Il Trentino Alto-Adige, Il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna?
Cosa ne pensate?
Quali saranno le conseguenze politiche e sociali del voto di ieri?
Ci saranno, alla lunga, ripercussioni sul mercato immobiliare?
 
Ultima modifica:

leolaz

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
il quesito del referendum non parlava di statuto speciale.......
nè tantomeno di Stato indipendente.
Comunque, per rispondere alla domanda iniziale del buon Graf, a mio parere non cambierebbe assolutamente nulla.
L'appetibilità o meno di un luogo e le dinamiche del mercato immobiliare insistenti su di esso non variano certo in funzione di un'ipotetica "autonomia" che quasi sicuramente non andrebbe a toccare le tassazioni, le imposte ed i gettiti connessi al patrimonio immobiliare.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha già rilanciato: non vuole delle semplici forme di autonomia, quelle già previste dagli articolo 117 della costituzione, ma vuole strappare allo Stato centrale uno Statuto speciale come quello di cui godono le cinque regioni autonomiste italiane.
L'appetito vien mangiando...d'altronde nelle popolazioni venete soffia da sempre un vento autonomista più forte di quello che spira in Lombardia.
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
Con un'eventuale autonomia non cambierebbe nulla rispetto a oggi.
Con l'indipendenza invece secondo me le cose cambierebbero.

Ho qualche minuto e provo a immaginare l'assurdo, cioè che che le 2 regioni diventino 2 Stati indipendenti.
Se oggi soprattutto Milano (capitale lombarda), attrae tanta domanda di abitazioni è perché è la sede di grandi multinazionali e istituzioni finanziarie e culturali, non certo per la presenza di piccole aziende familiari che sono invece diffuse su tutto il territorio italiano. Molte sedi quindi verrebbero duplicate nella restante Italia (a Firenze, Roma, Napoli...). Tanti giovani resterebbero a studiare in Italia. Quindi una fetta di domanda calerebbe.

Altra considerazione: una conseguenza dell'economia globalizzata è che alcune città diventano gli hub di nazioni più o meno sviluppate, concentrando su esse la capacità di creazione di PIL, se ci fate caso ogni Stato ne ha una o più. In Italia è Milano. E' come se tutta Italia spingesse Milano nella competizione mondiale delle moderne città capitalistiche.

Se viene meno il resto dell'Italia, Milano sarebbe ne più nè meno di una Amsterdam o Bruxelles o Zurigo per intenderci, certamente non ai livelli di Londra, Parigi, Francoforte, con cui invece aspira a competere finanziariamente.

Altre questioni: come si inquadrerebbero questi nuovi staterelli nella UE? quali sarebbero i rapporti con la restante Italia? ci sarebbero embarghi o dazi alle esportazioni di Lombardia e Veneto per ripicca?

Ultima considerazione: ciò che è vero per Lombardia e Veneto è poi vero per le città. Milano da sola produce più Pil di tutte le altre province messe insieme, quindi il giorno dopo Milano sarebbe autorizzata a staccarsi dalla Lombardia, logico no?...

Tutto ciò per dire che il mondo di oggi è talmente interconnesso, soprattutto l'economia, che non bastano semplici motivazioni fiscali ("io sono più bravo" a gestire le tasse vs "lui è meno bravo", quindi separiamoci) o economiche ("da soli staremo meglio") a spingere le voglie di indipendenza.
Ma servono gli stessi motivi che dalla notte dei tempi guidano la creazione degli Stati, storia, lingua, confini naturali, valori e ideali comuni per i quali si è pronti a prendere le armi e sacrificarsi.
Ergo torniamo alla realtà.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto