NoceeCiliegio

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno,

in caso di diritto di abitazione/usufrutto su un immobile per cui è avvenuta la trascrizione (voltura) in quale modo può essere riunita rispetto al proprietario nei seguenti casi:

- A) decesso del beneficiario del diritto di abitazione. E' sufficiente l'invio del certificato di morte al registro immobiliare (catasto?) con una domanda compilata e pagare l'operazione o è comunque necessario un atto notarile (è un trasferimento di diritto reale e quindi ha un costo paragonabile alla compravendita?)

- B) rinuncia del beneficiario. E' sufficiente una scrittura privata autentificata dal notaio e poi presentare una domanda compilata e pagare l'operazione di voltura o catastale o è comunque necessario un atto notarile (è un trasferimento di diritto reale e quindi ha un costo paragonabile alla compravendita?)

Voltura trascrizione obbligatoria?
Effettuando un atto notarile, è possibile richiedere che il diritto di abitazione non venga trascritto o volturato (non vi è necessità di garantire il diritto verso terzi per azioni di vendita o pignoramento).

Tasse TARI (non residenti)
E' possibile fare in modo che la TARI venga comunque pagata dal proprietario anche se trascritta e volturata?
Nel senso, con la denuncia TARI, il proprietario può scegliere che siano computati a lui quei metri quadri in comune (ne proprietario ne beneficiario sono residenti nel comune dell'immobile).
Idem per l IMU può pagarla il proprietario con il proprio CF.

Grazie

N&C
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
- A) decesso del beneficiario del diritto di abitazione. E' sufficiente l'invio del certificato di morte al registro immobiliare (catasto?) con una domanda compilata e pagare l'operazione o è comunque necessario un atto notarile (è un trasferimento di diritto reale e quindi ha un costo paragonabile alla compravendita?)

In caso di decesso, in tempi normali ci si reca all'agenzia del territorio (quella dove si trova l'immobile oggetto di diritto di abitazione ora estinto col decesso dell'avente diritto) con certificato di morte e si fa l'aggiornamento del registro immobiliare cancellando il diritto di abitazione. Ora non so se con il Covid hanno snellito un po' le procedure. Ti consiglio di fare su propit.it la stessa domanda, nella sezione apposita, naturalmente.

- B) rinuncia del beneficiario. E' sufficiente una scrittura privata autentificata dal notaio e poi presentare una domanda compilata e pagare l'operazione di voltura o catastale o è comunque necessario un atto notarile (è un trasferimento di diritto reale e quindi ha un costo paragonabile alla compravendita?)

No, affinché la rinuncia da parte del beneficiario sia opponibile a terzi, è necessario un atto notarile. Anche qui, ti consiglio di fare la stessa domanda su propit.it (questo sito propit.it è gestito dallo stesso webmaster di immobilio.it, quindi non ti sto suggerendo di andare a chiedere in casa d'altri, ma semplicemente di consultare un altro forum gestito dallo stesso gruppo di persone, un po' come cambiare stanza di un grande albergo, insomma).

Effettuando un atto notarile, è possibile richiedere che il diritto di abitazione non venga trascritto o volturato (non vi è necessità di garantire il diritto verso terzi per azioni di vendita o pignoramento).

Se qualcuno detiene tale diritto di abitazione, è un grave errore evitare di menzionarlo nell'atto notarile nella speranza di estinguere in modo silente il diritto di abitazione. Va estinto nei modi previsti, non basta certo dimenticarsi di menzionarlo in un atto notarile!

E' possibile fare in modo che la TARI venga comunque pagata dal proprietario anche se trascritta e volturata?
Nel senso, con la denuncia TARI, il proprietario può scegliere che siano computati a lui quei metri quadri in comune (ne proprietario ne beneficiario sono residenti nel comune dell'immobile).

La TARI è "a offerta", quindi chi si autodenuncia per pagarla, riceverà le bollette a casa. Se ci vado io e fornisco il mio nome, mandano le bollette a me. E' noto che da decine d'anni non controllano nulla né su chi dovrebbe pagarla (ad esempio tanta gente che possiede box auto "dimentica" di pagarci la TARI, e nessuno ovviamente controlla), né su quali diritti reali abbia, di fatto, chi si autodenuncia per pagare la TARI. Tra l'altro, nel caso di un locatario, egli paga la TARI anche se non ha alcun diritto reale sull'immobile che occupa. Quindi la verifica dei trasgressori della TARI non è semplice, e per tale ragione..... gli enti preposti non la fanno neppure! Per evitare di sudare troppo, insomma! Quindi vedete voi come regolarvi, io suggerisco la regola del buon senso, ossia chi ha diritti reali importanti (proprietà, usufrutto, uso, abitazione) paghi anche la relativa TARI.

Idem per l IMU può pagarla il proprietario con il proprio CF.

L'IMU la paga l'usufruttuario se la proprietà è scissa in nuda proprietà e usufrutto.
Questo il comune lo sa bene e non sbaglia, infatti dopo massimo 5 anni ti viene a bussare per dirti che hai fatto un errore quasi 5 anni prima, in modo da massimizzare le sanzioni e gli interessi da chiederti, in aggiunta all'IMU non pagata o versata in modo insufficiente.
 

NoceeCiliegio

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno, ringrazio a tutti per le risposte e mi scuso per il quesito poco chiaro.

Sostanzialmente il mio problema è poter garantire al mio genitore il diritto di abitazione valutando le due differenti ipotesi:
- atto notarile e trascritto/volturato;
- scrittura privata autentificata dal notaio (e non volturata).

Per l'"opponibilità a terzi" si tratta di una casa di famiglia al paesello e quindi "affettivamente" non verrà mai venduta ed inoltre per situazione lavorativa ecc. non vi è reale possibilità di pignoramento.
Vedrei l'importanza della opponibilità verso una "terza persona" solo per una eventuale futura comunione dei beni da parte mia: vorrei che la scrittura privata tutelasse il diritto di abitazione del mio genitore rendendolo opponibile verso una qualsiasi persona che subentrasse in comunione dei beni con me in futuro.
La mia preoccupazione era solo quella di evitare al mio genitore di pagare le tasse (IMU, TASI ecc.) e pagarle io e se possibile di non dovermi comunque trovare in futuro a dover "ripagare" un atto notarile (al decesso) per cancellare questo diritto reale (che però mi sembra di aver già capito non sarà necessario).

Ultima domanda: ma in caso di scrittura privata autentificata da notaio, può poi essere volturata a distanza senza limiti di tempo o esiste una scadenza temporale? (Ovviamente ha validità verso terzi solo dalla data della voltura)

Grazie a tutti.

Cordiali saluti.
 
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CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La scrittura privata autenticata dal notaio ha gli stessi esiti di un rogito. Viene registrata e trascritta dal notaio medesimo. Un tempo alcuni notai rogitavano utilizzando la modalità della scrittura autenticata perché li sollevava da alcune responsabilità. Oggi é considerata una pratica marginale ed impropria. La trascrizione e voltura al genitore del diritto di abitazione (preferibile all'usufrutto perché non cedibile nè aggredibile) lti permetterà nel caso in cui tuo padre prenda la residenza nell'immobile in questione di evitare il pagamento dell'IMU attualmente esente per l'abitazione principale. Quando tuo padre non ci sarà più il diritto di abitazione si ricongiungerà a quello della proprietà e sarà necessario il solo aggiornamento catastale.
 
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brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, ringrazio a tutti per le risposte e mi scuso per il quesito poco chiaro.

Sostanzialmente il mio problema è poter garantire al mio genitore il diritto di abitazione valutando le due differenti ipotesi:
- atto notarile e trascritto/volturato;
- scrittura privata autentificata dal notaio (e non volturata).

Per l'"opponibilità a terzi" si tratta di una casa di famiglia al paesello e quindi "affettivamente" non verrà mai venduta ed inoltre per situazione lavorativa ecc. non vi è reale possibilità di pignoramento.
Vedrei l'importanza della opponibilità verso una "terza persona" solo per una eventuale futura comunione dei beni da parte mia: vorrei che la scrittura privata tutelasse il diritto di abitazione del mio genitore rendendolo opponibile verso una qualsiasi persona che subentrasse in comunione dei beni con me in futuro.
La mia preoccupazione era solo quella di evitare al mio genitore di pagare le tasse (IMU, TASI ecc.) e pagarle io e se possibile di non dovermi comunque trovare in futuro a dover "ripagare" un atto notarile (al decesso) per cancellare questo diritto reale (che però mi sembra di aver già capito non sarà necessario).

Ultima domanda: ma in caso di scrittura privata autentificata da notaio, può poi essere volturata a distanza senza limiti di tempo o esiste una scadenza temporale? (Ovviamente ha validità verso terzi solo dalla data della voltura)

Grazie a tutti.

Cordiali saluti.
Che diritti reali ci sono sull'immobile? Tu sei proprietario al 100%?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sostanzialmente il mio problema è poter garantire al mio genitore il diritto di abitazione
Scusami, ma proprio non riesco a capire le tue motivazioni; se vuoi ospitare tuo padre nella tua casa al paesello , non hai bisogno di dargli il diritto di abitazione.
Ci va e basta, finché a te starà bene. In questo modo le imposte restano a tuo carico, come desideri, e siete tutti tranquilli.
vorrei che la scrittura privata tutelasse il diritto di abitazione del mio genitore rendendolo opponibile verso una qualsiasi persona che subentrasse in comunione dei beni con me in futuro.
Questo passaggio è ancora meno chiaro; se l'immobile è tuo, l'unico modo perché qualcuno entri in comunione con te è quello di cedergli una quota per tua decisione.
Se anche ti sposassi in futuro (ammesso che tu non lo sia già, non lo dici), tua moglie non diventerebbe comproprietaria dei beni che sono tuoi prima del matrimonio, come tu non lo diventeresti per i suoi. La comunione riguarda solo i beni acquistati dopo il matrimonio (neanche sempre, ci sono eccezioni), e comunque non quelli avuti per successione.
Se invece dovessi decidere di cedere a qualcuno una quota dell'immobile, potrai eventualmente cedere a tuo padre il diritto di abitazione in quel frangente, essendo inutile farlo prima.
 

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