astro

Membro Attivo
Agente Immobiliare
"Sconvolto da una relazione sentimentale finita male, prima si è tagliato le vene dei polsi con una lametta poi, nel timore di non riuscire a mettere in atto il gesto estremo, è andato in cucina ed ha aperto il gas della cucina. Il gesto folle di un trentanovenne di origine milanese, residente in via Schiavone 27, ha rischiato di far saltare in aria un intero condominio composto da 14 appartamenti."
Cosa fare in questi casi? Chi ha in casa il sensore che avvisa per le fughe di gas? Ci si può tutelare con una polizza assicurativa? Se avete un vicino di casa "a rischio" come vi comportate?
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Fino a qualche anno fa abitava nell'appartamento vicino al mio una signora anziana e molto "svanita". Dopo aver chiamato una sera Pompieri/113/Ambulanza perchè si era addormentata con il rubinetto della vasca aperto, decidemmo all'unanimità in un'apposita riunione di condominio di installarle gratuitamente i dispositivi di sicurezza ai fuochi della cucina (se manca la fiamma interrompono il gas)
... temo che contro la volontarietà del gesto ci sia poco da fare! :shock:

;)
 

mrpsocieta

Nuovo Iscritto
Un'assicurazione è molto importante per tutelarsi a 360°, ma bisogna essere in regola con le normative per quanto riguarda la propria abitazione, così magari si può risparmiare qualche cosa sull'assicurazione. Per quanto riguarda i vicini bisogna sperare che abbiano il buon senso di fare altrettanto. Ma la cosa veramente importante è che con le tecnologie moderne di oggi molti inconvenienti si possono evitare. ES. Basterebbe fare una legge che dicesse:
nei locali dove c'è la possibilità di fughe di metano, l'obbligo di installare un rilavatore di metano collegato con un'elettrovalvola che blocca l'emissione di gas metano e nello stesso tempo che avvii un aspiratore in automatico per levequazione del gas fuoriuscito. Eventualmente se poi uno è pignolo come me potrebbe anche fare in modo che in questi casi venga staccata la linea elettrica e si accendano le luci di emergenza. In questo caso sarebbe bene avere un impianto elettrico domotico.

MRP Società Cooperativa di Servizi
Giovanni
 

realessandro

Nuovo Iscritto
La tematica esposta pone luce sul vero problema. Ossia i limitati poteri di cui puo' far conto l'amministratore condominiale. Se l'assemblea, per ovviare alle problematiche illustrate, deliberasse l'obbligatorietà da parte di tutti di fornisi ed installare una valvola di sicurezza a chiusura automatica che interrompa automaticamente l'afflusso del gas in caso di perdita, avrebbe l'amministratore condominiale i poteri per accedere all'unità immobiliare e constatare l' effettivo avvenuto posizionamento? Con i poteri previsti attualmente dal codice civile la risposta è no. E allora che fare ?
L'assemblea potrebbe deliberare che sia il condominio ( e non il condomino) ad acquistare le valvole (di un unica tipologia) e che lo stesso curi la effettiva installazione allorquando tutti i condomini avessero pagato la quota della spesa straordinaria anche se la riscossione dovesse transitare tramite decreto ingiuntivo. Appare evidente che dopo aver pagato la apparecchiatura il condomino non avrebbe alcun interesse ad opporsi alla sua installazione. In casi patologici non rimane che chiedere l'intervento della autorità giudiziaria che imponga al condomino l'osservanza della delibera e disponga dei criteri postumi di verifica.
 

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