Innanzitutto trovo strana la quota da voi ereditata, a meno che vostro padre abbia rinunciato alla quota in suo favore: in assenza di questa rinuncia il papà avrebbe ereditato dalla quota appartenuta alla moglie 1/3. I tre figli si sarebbero divisi i restanti 2/3 (2/9 ciascuno).
Non so rispondere alla tua precisa domanda, ma forse posso suggerire una via alternativa, purtroppo un pò più onerosa, ma
che porterebbe al risultato da te desiderato. E sempre che sia accettata dai contraenti.
Acquisto contemporaneo delle quote dei fratelli e piena proprietà della quota attualmente intestata al papà. Quest'ultimo in ogni caso godrà del diritto di abitazione se continua a risiedere nella casa di famiglia; se ciò non fosse certo, potresti comunque proporre al papà l'acquisto della nuda proprietà della sua quota, riservandogli quindi comunque l'usufrutto relativo alla sua quota, con un minore esborso. In questo ultimo caso alla morte del padre l'usufrutto si consoliderebbe automaticamente alla tua proprietà, salvo le comunicazioni catastali eventualmente necessarie.
Ciò dipende anche dalle tue possibilità.
Per l'acquisto della nuda proprietà è bene siano consenzienti anche i tuoi fratelli, visto che in pratica acquisteresti ad un prezzo inferiore al valore pieno.
Inoltre a discrezione del papà,
in funzione dell'età e sempre che disponga di altre risorse, questi potrebbe donare quanto incassato a ciascuno dei figli. I tuoi fratelli avrebbero un ulteriore introito, tu uno sgravio sulla cifra netta che avrai anticipato.
Qualunque sia la soluzione, patti chiari e massima trasparenza e sincerità: i negozi in famiglia sono una delle migliori vie per deteriorare i rapporti, anche quando uno è animato dalle migliori intenzioni.