Umberto sicurissimo, ti posto anche il decreto.. . La legge paralva chiaro, ma Equitalia ha sempre fatto di testa sua , e nonostante sentenze contro e alcune favorevoli e sempre andata avanti, recentemente è stato fatto un decreto dove si obbliga a cancellare quelle gia iscritte dietro istanza dell'interessato e a non iscriverne di nuove
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rischiando di andare OT
Il 22 febbraio scorso la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza n. 4077 del 2010 ha dichiarato illegittime le ipoteche iscritte sugli immobili da Equitalia per i debiti di importo inferiore agli 8000 euro. Nel caso portato all'attenzione della Corte, un cittadino aveva subito una iscrizione ipotecaria per un debito di appena 916,93 euro.
La pronuncia della Corte suprema e' stata poi recepita in un decreto legge (n. 40 del 25 marzo 2010, convertito con legge n. 73 del 22 maggio 2010 (art. 3, comma 2 ter): "A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l'agente della riscossione non puo' iscrivere l'ipoteca di cui all'articolo 77 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e successive modificazioni, se l'importo complessivo del credito per cui procede e' inferiore complessivamente ad 8.000 euro".
Dal 26 maggio 2010 (giorno di entrata in vigore della legge 73/2010), Equitalia non potra' piu' iscrivere ipoteca per debiti inferiori a 8.000,00 euro.
Per il passato, poiche' ad oggi Equitalia non ritiene di dover operare d'ufficio per cancellare le ipoteche illegittimamente iscritte, dovranno essere i singoli cittadini interessati ad attivarsi personalmente, presentando alla societa' di riscossione una istanza in cui si eccepisce l'insussistenza dei presupposti per il mantenimento dell'ipoteca sulla base della sentenza della Corte di Cassazione e se ne richiede la cancellazione d'ufficio ad Equitalia, che si dovra' accollare i costi sia degli oneri di iscrizione che di cancellazione ipotecaria.