Alghero.Indagine sugli Atenei italiani,il corso algherese supera le storiche Ferrara e Trieste.
La maggior parte degli studenti proviene dall'Isola, ma la facoltà è frequentata anche da tantissimi stranieri. Il progetto formativo è organizzato in bimestri, un modello inedito in Italia, ma non all'estero dove i più prestigiosi politecnici lo adottano già da tempo.
Vedi le foto P rima nella classifica stilata dal Censis sulle migliori facoltà d'Italia. Architettura di Alghero sale sul podio e sbaraglia le concorrenti della penisola presenti da diverso tempo nel panorama dell'offerta universitaria.
Il corso specialistico della durata di cinque anni è l'ultimo nato dell'Ateneo sassarese, eppure si è subito distinto, tanto da guadagnarsi la leadership nel ranking delle facoltà scientifiche. Seicento iscritti e un'offerta didattica originale che si compone anche di due corsi di laurea triennali. Soddisfatto il preside Vanni Maccioco: «il merito è dell'alta qualità dei docenti, tra cui diversi professionisti di fama internazionale - spiega - ma un grosso aiuto lo hanno dato anche le nuove tecnologie applicate alla progettazione, i tutor che seguono i ragazzi e gli scambi con le altre facoltà all'estero, grazie al progetto Erasmus. Un ruolo l'ha giocato anche la location: Alghero è bella e accogliente, una città aperta al mondo».
La maggior parte degli studenti proviene dall'Isola, ma la facoltà è frequentata anche da tantissimi stranieri.
Il progetto formativo è organizzato in bimestri, un modello inedito in Italia, ma non all'estero dove i più prestigiosi politecnici lo adottano già da tempo.
La Facoltà di Architettura è nata per dare risposte alle esigenze del territorio puntando sull'alto valore dei docenti e investendo fortemente sulla qualità dei corsi. I risultati non potevano non arrivare. L'offerta formativa si arricchirà ulteriormente. Nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo Master internazionale universitario di secondo livello, in architettura del paesaggio, che partirà nell'anno accademico 2009/2010.
Millecinquecento ore, per una durata complessiva di sedici mesi, tra lezioni e attività di laboratorio. E adesso si guarda al futuro.
Presto le aule lasceranno l'edificio del lungomare per essere trasferite nei locali del vecchio ospedale sui bastioni, tuttora interessato da un radicale intervento di restyling progettato dallo stesso preside della facoltà. Quasi nove milioni di euro spesi per restituire decoro ai tremila metri quadrati risalenti al 1600. La chiesa di Santa Chiara e il dormitorio delle monache Isabelline saranno adibiti a biblioteca e mediateca nazionale con sale di lettura vista mare. Mentre gli ampi spazi dell'ospedale, in pietra di arenaria, con i soffitti di legno, ospiteranno la facoltà. È un restauro conservativo, portato avanti con la supervisione degli archeologi della Soprintendenza. Gli operai si muovono con prudenza, non prendono iniziative prima di consultarsi con gli architetti dei beni culturali. I tecnici hanno già valutato l'opportunità di riaprire la vecchia porta a mare che dal cortile dell'ospedale permette di raggiungere il porto turistico. I lavori sono iniziati con lo sbancamento di un corpo di fabbrica realizzato in epoca successiva al resto del complesso, confinante con le mura sul porto, dove si presume si possa potare alla luce l'antica porta a mare che collegava l'area del complesso alla zona portuale. Per vent'anni monumento al degrado, il vecchio ospedale diventerà entro il 2010 una delle sedi accademiche più belle d'Italia.
Continueremo in questo topic ad occuparci dell'istruzione legata al comparto immobiliare,sperando di avere altre soddisfazioni come quella sopracitata .
La maggior parte degli studenti proviene dall'Isola, ma la facoltà è frequentata anche da tantissimi stranieri. Il progetto formativo è organizzato in bimestri, un modello inedito in Italia, ma non all'estero dove i più prestigiosi politecnici lo adottano già da tempo.
Vedi le foto P rima nella classifica stilata dal Censis sulle migliori facoltà d'Italia. Architettura di Alghero sale sul podio e sbaraglia le concorrenti della penisola presenti da diverso tempo nel panorama dell'offerta universitaria.
Il corso specialistico della durata di cinque anni è l'ultimo nato dell'Ateneo sassarese, eppure si è subito distinto, tanto da guadagnarsi la leadership nel ranking delle facoltà scientifiche. Seicento iscritti e un'offerta didattica originale che si compone anche di due corsi di laurea triennali. Soddisfatto il preside Vanni Maccioco: «il merito è dell'alta qualità dei docenti, tra cui diversi professionisti di fama internazionale - spiega - ma un grosso aiuto lo hanno dato anche le nuove tecnologie applicate alla progettazione, i tutor che seguono i ragazzi e gli scambi con le altre facoltà all'estero, grazie al progetto Erasmus. Un ruolo l'ha giocato anche la location: Alghero è bella e accogliente, una città aperta al mondo».
La maggior parte degli studenti proviene dall'Isola, ma la facoltà è frequentata anche da tantissimi stranieri.
Il progetto formativo è organizzato in bimestri, un modello inedito in Italia, ma non all'estero dove i più prestigiosi politecnici lo adottano già da tempo.
La Facoltà di Architettura è nata per dare risposte alle esigenze del territorio puntando sull'alto valore dei docenti e investendo fortemente sulla qualità dei corsi. I risultati non potevano non arrivare. L'offerta formativa si arricchirà ulteriormente. Nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo Master internazionale universitario di secondo livello, in architettura del paesaggio, che partirà nell'anno accademico 2009/2010.
Millecinquecento ore, per una durata complessiva di sedici mesi, tra lezioni e attività di laboratorio. E adesso si guarda al futuro.
Presto le aule lasceranno l'edificio del lungomare per essere trasferite nei locali del vecchio ospedale sui bastioni, tuttora interessato da un radicale intervento di restyling progettato dallo stesso preside della facoltà. Quasi nove milioni di euro spesi per restituire decoro ai tremila metri quadrati risalenti al 1600. La chiesa di Santa Chiara e il dormitorio delle monache Isabelline saranno adibiti a biblioteca e mediateca nazionale con sale di lettura vista mare. Mentre gli ampi spazi dell'ospedale, in pietra di arenaria, con i soffitti di legno, ospiteranno la facoltà. È un restauro conservativo, portato avanti con la supervisione degli archeologi della Soprintendenza. Gli operai si muovono con prudenza, non prendono iniziative prima di consultarsi con gli architetti dei beni culturali. I tecnici hanno già valutato l'opportunità di riaprire la vecchia porta a mare che dal cortile dell'ospedale permette di raggiungere il porto turistico. I lavori sono iniziati con lo sbancamento di un corpo di fabbrica realizzato in epoca successiva al resto del complesso, confinante con le mura sul porto, dove si presume si possa potare alla luce l'antica porta a mare che collegava l'area del complesso alla zona portuale. Per vent'anni monumento al degrado, il vecchio ospedale diventerà entro il 2010 una delle sedi accademiche più belle d'Italia.
Continueremo in questo topic ad occuparci dell'istruzione legata al comparto immobiliare,sperando di avere altre soddisfazioni come quella sopracitata .