Se leggi la discussione dell'anno scorso, si capisce che l'agente non aveva la planimetria catastale ( minima diligenza averla), e poi, sosteneva che non fosse un problema.
Qualche dubbio viene, secondo me, sulla sua buona fede, o sulla diligenza minima necessaria , che almeno richiederebbe la presenza della planimetria catastale, e un facile riscontro rispetto alla realtà.
Ovvero, difficile sostenere che non sapesse del problema.
L'agenzia probabilmente può pretendere la provvigione, ma pretenderla per aver gestito male una vendita mi pare svilente.
Non ho letto la discussione dell'anno scorso.
Per un agente immobiliare avere a disposizione le planimetrie è doveroso, tuttavia non obbligatorio, inoltre l'agente potrebbe aver sostenuto che il fatto non costituisse un problema semplicemente perchè è stato rassicurato in tal senso dal venditore / proprietario dell'immobile o da un suo tecnico (ovvero che qualcuno avesse dichiarato che non sarebbe stato un problema sanare la difformità).
Leggendo la discussione attuale, mi pare di capire che l'irregolarità è stata dichiarata all'acquirente e che il venditore si sia assunto l'onere di sistemare la cosa in fase di conclusione dell'affare e che solamente dopo tale atto (la conclusione dell'affare) abbia cambiato idea, rendendosi indadempiente.
Se le cose stanno così, eventuali responsabilità dell'agente sono state superate con la conclusione dell'affare per assunzione di specifici impegni presi dal venditore e con la consapevolezza dei fatti a carico dell'acquirente.
E' il venditore che era tenuto a risarcire il danno (provvigioni comprese), a seguito del suo mancato adempimento degli impegni presi, ma poichè nella transazione stragiudiziale "qualcuno" si è dimenticato di contemplare la cosa, l'agente immobiliare procede al recupero della provvigione maturata.
Ovviamente stò parlando diegli aspetti legali e tecnici della questione e non di quelli morali o dell'opportunità o meno di procedere da parte dell'agente, come raccontato dall'utente.
In ogni caso, sarebbe doveroso anche sapere come mai l'utente abbia appreso solo ora della richiesta da parte dell'agenzia.
capisco il cambiamento di indirizzo e città, ma dubito che non abbia assolutamente saputo nulla di detta richiesta.
L'agenzia avrà sicuramente inviato una richiesta tramite raccomandata, cosa che avrà ripetuto anche l'avvocato, per non parlare poi degli atti legali notificati successivamente.
Possibile che l'utente non abbia provveduto a chiedere che la posta venisse reindirizzata al nuovo indirizzo?
Possibile che non abbia appreso della giacenza delle raccomandate?
Francamente ne dubito e mi pare più un tentativo maldestro da parte dell'utente di sottrarsi al pagamento della dovuta provvigione.